Una Mazda 6 ..INFUOCATA!
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- Creato: Martedì, 21 Novembre 2006 04:00
carrozzeria per le nostre 1/10, nel caso specifico una bellissima scocca di una Mazda 6...Tra le tante carrozzerie che faccio (esclusivamente le touring, mi piacciono troppo), l'ultima mi ha particolarmente soddisfatto per il risultato finale. E' una Mazda 6 della Protoform, verniciata interamente con bombolette spray. Il bianco e il nero sono colori Pactra, mentre il bel rosso brillante è della linea Jet's.
Il procedimento per la colorazione è quello standard, che si articola in una serie di passaggi ormai d'obbligo che sono alla base di una buona riuscita del lavoro.
Il primo passo è il ritaglio grossolano del corpo carrozzeria, ad esclusione dei vani per le ruote. Successivamente, ho messo la carrozza sulla macchina e ho segnato i punti in cui forare per gli attacchi (body mounts).
Accomodata per bene la carrozzeria, ho segnato i profili per le ruote e poi ho li tagliati. L'interno della carrozzeria è stato reso leggermente poroso con una lana di acciaio molto fine, a secco, ad esclusione dei vetri. Questo procedimento favorisce l'aggrappaggio della vernice.
Ho disegnato le fiamme su un pezzo di carta, l'ho ritagliato e l'ho riportato con un pennarello (dall'esterno) sul corpo della macchina. Poi ho lavato l'interno con sapone per piatti e asciugato per bene, dopodiche ho mascherato l'interno con nastro per carrozzieri. Con una lama X-Acto ho accuratamente tagliato le guarnizioni dei finestrini e i bordi delle fiamme; poi ho spruzzato il nero in mani leggere e uniformi. In molti mi hanno chiesto se il bordo delle fiamme fosse fatto con un pennarello. E' tutto a spruzzo, ma ci vuole molta pazienza :) Una volta asciugato il colore ho rimosso la mascheratura delle parti in rosso e poi le ho verniciate. Come ultimo passo ho rimosso il nastro da carrozziere rimasto (esclusi i finestrini) e ho passato il bianco su tutto.
Rifiniture di taglio, adesivi e montaggio dell'ala sono gli ultimi passi, dopodichè il risultato lo potete valutare voi stessi ;)
Un saluto,
Alberto Chaosmachine Bruzzi
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