C'era una volta una Rally Race
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- Creato: Martedì, 18 Novembre 2003 17:12
C'era una volta una Rally Race Romanzo a puntate che molto probabilmente non finirà mai! | |
Capitolo 1 : L' esordio. Tanti , ma tanti anni fa' , c' era un meccanico d'auto , appassionato di modifiche motociclistiche e che per vari motivi dovette vendere la sua amata e ultra modificata negli anni , motocicletta . Anche il lavorò cambiò e cosi' la malinconia da chiavi inglesi , torni e frese cominciò ad attanagliarlo giorno e notte rendendolo sempre piu' triste. Ma una Domenica mattina , passeggiando x le vie del centro sentì uno strano "ronzio" ed un forte odore di olio di ricino , senza sapere di cosa si trattasse il suo olfatto e il suo istinto seguirono quell' odore come neanche il migliore dei segugi al mondo avrebbe potuto fare ; alla vista di quei mini-bolidi che sfrecciavano su quel piazzale adibito x l' occasione a mo' di circuito, il cuore cominciò a pulsare piu' forte , la pressione a salire , gli occhi a brillare , e le uniche parole che gli uscirono dalla bocca alla vista di tutta quella meccanica concentrata furono : La voglio !!! Inutile dirvi che il giorno dopo alle 15,30 era davanti al negozio di modellismo locale e alle 15.45 stava già uscendo con il suo bel scatolone pieno di tanti pezzettini da montare e modificare, felice come altre poche volte nella vita ! Questo è il mio romanzesco inizio di modellista , mi auguro che anche voi che state leggendo abbiate avuto una folgorazione simile alla mia e che quest' hobby , (mia moglie dice che piu' che un hobby è un malanno) , vi abbia dato le soddisfazioni che ha dato a me ! | |
Capitolo 2: Le prime esperienze e gli amici .. Dopo il classico periodo di apprendistato , con tutti i danni che esso comporta , mi resi conto che la Rally Race sarebbe stata la macchinina con cui proseguire la mia avventura modellistica , vuoi x l' affidabilità , vuoi x i costi un po' meno esosi di altre ditte ma soprattutto per la gran possibilità di poter modificare ! Ovvio che il primo passo furono due bei differenziali usati in acciaio ed un palo rigido e ed era già XS ! Tantissime furono le soddisfazioni avute da questo modello , vittorie e piazzamenti alle gare del salame ed un terzo posto al regionale Mantua F2, condotto in testa sino a 2 gare dal termine , e perso per colpa di un servo dispettoso ! Indimenticabili furono due vittorie sotto il diluvio universale , che spettacolo vincere sull' acqua con le "Super Soft Slicks , quando tutti mi davano del matto !!! Oltre alle gioie competitive quest' hobby mi ha dato la possibilità di conoscere molta gente ,come in tutti settori qualcuno sarebbe stato meglio non conoscerlo , ma la maggior parte ne valeva la pena , uno su tutti ( e lui lo sa che stravedo per lui ), Lodi Fulvio , persona correttissima , che non fa' mai pesare a nessuno le sue doti e la sua esperienza , disponibilissimo ad elargire consigli ai neofiti e non, ad ascoltare chi gli propone nuove cose , senza quei sorrisini ironici tipici di tutti quei geni che si aggirano sulle piste elargendo perle di saggezza , e a prodigarsi x l' evoluzione dei modelli di casa propria ! Tante mie modifiche sono frutto dei suoi consigli , in primis gli ammortizzatori sdraiati , che Fulvio testò con successo molto , ma molto tempo prima che venissero montati sulla Evo! Grande Fulvione ! | |
Capitolo 3 : Le prime modifiche Passarono gli anni e le prime modifiche lasciarono il tempo che trovarono ,a parte il rifacimento del supporto degli ammortizzatori post. in ergal , che secondo me su una Rally era un po' troppo alto e l' alleggerimento totale del palo rigido, che essendo in movimento rotatorio meno pesa e meglio è !!! Venne il tempo della Gold , che oltre all' anodizzazione dorata dei vari pezzi in Ergal presentava la novita' del telaio passo corto , che acquistai praticamente subito! Nel frattempo ebbi la fortuna di fare la conoscenza di un' altro modellista pazzo , il Fabietto , anche lui con la mania di modificare , fresare e tornire tutto cio' che gli capita x le mani , insieme siamo praticamente come nitro e glicerina !!! Grande Fabio! Optai anche x dei braccetti in ergal by Bianchi con annesse barre a coltello, in quanto gia' allora usavo grosse molle sul post. e i bracci in naylon giustamente flettevano verso il basso a causa della forza fatta dalle molle , che a quei tempi usavo ancora precaricate . Oltre ad essere esteticamente piacevoli , i bracci in ergal , sono anche molto robusti ,tanto che quelli che comprai allora sono sempre quelli che uso oggi , nonostante alcuni urti dove pensavo di averli polverizzati ! Uno su tutti : entrata nervosa ai box di Melzo ( dopo aver bruciato una candela mentre ero al secondo posto) , a legno , urto contro il muretto sx e avvolgimento in testa e coda sulla ringhiera dx di protezione ! Che botta ragazzi ! Unico danno , a parte le viti storte dei montanti , la rottura netta del dx/sx per la regolazione della convergenza ! Poteva andare sicuramente peggio. | |
La prima modifica piu' evidente e fruttuosa , su consiglio del duo Verry-Boero e di Lenzi fu' quella di montare sul braccetto ant. in ergal il
fusello della Mugen da fuoristrada , eliminando cosi' le storiche C ; queste , oltre ad un' affidabilita' incredibile ,danno una rotondita' in curva meravigliosa e la possibilita' , cosa non indifferente ,di poter regolare l' angolo di Caster , modifica che si rivelo' nel tempo molto efficace, specialmente dopo l' introduzione del differenziale a sfere ! Montarle non fu' cosi' facile come sembra dalla foto , in quanto la vite di sostegno ant. deve essere molto corta per via del foro da 6mm. per l' uniball che deve essere molto spostato in avanti rispetto al centro del braccio ( se si vogliono rispettare le misure delle vecchie C ) e quindi il tutto ha comportato misure precisissime , maschi decapitati della punta x filettare il piu' possibile il foro da 4 mm. sino in fondo ed altre diavolerie che non vi consiglio . Sempre dalla Mugen prelevai il serbatoio che grazie alla sua forma particolare permetteva sia il distanziamento dalla sempre calda e quindi pericolosa marmitta , che lo spostamento verso il centro del telaio , ed anche l' avanzamento , spostando piu' avanti la colonnina post. di sostegno , permettendo cosi' inoltre di montare pignoni di dentatura maggiore . Un 16 denti a Melzo o Maggiora ci vuole ! Se questa modifica la facessi ora , per evitare problemi nei Campionati Italiani o Regionali Mantua ,monterei il serbatoio della Laro che ha la stessa forma e si adatta perfettamente alla bisogna. Questa è una dritta , l' avete capita si' ? | |
Sempre dalla Mugen prelevai il serbatoio che grazie alla sua forma particolare permetteva sia il distanziamento dalla sempre calda e quindi pericolosa marmitta , che lo spostamento verso il centro del telaio , ed anche l' avanzamento , spostando piu' avanti la colonnina post. di sostegno , permettendo cosi' inoltre di montare pignoni di dentatura maggiore . Un 16 denti a Melzo o Maggiora ci vuole ! Se questa modifica la facessi ora , per evitare problemi nei Campionati Italiani o Regionali Mantua ,monterei il serbatoio della Laro che ha la stessa forma e si adatta perfettamente alla bisogna. Questa è una dritta , l' avete capita si' ? A questo punto pero' bisognava fare un telaio a DOC ! | |
Che ne dite ? A me le prime parole che uscirono dalla bocca, nonostante lo avessi progettato io, furono : Per me si piega ! Ed invece no' , lo abbiamo testato in molte gare , urtandolo anche in maniera piu' che violenta e niente , non si è piegato di un decimo !!! I 5mm. di spessore si son fatti sentire , tra l' altro il peso ,nonostante il maggiore spessore rispetto all' originale, era di soli 295gr. !!! Tutte queste modifiche , telaio , avantreno , supporti ammortizzatori post. e serbatoio hanno portato a questo risultato finale : | |
Non so' come sembri a voi , ma me piaceva da matti e soprattutto l' avevo fatta io , e Fabio ! Un' altra soddisfazione , oltre alla ottima resa del mezzo , fu quella di vedere l' articolo riguardante la mia macchinina pubblicato su TM ! | |
Capitolo 4 : Le tentazioni. Alle prime apparizioni dei modelli a cinghia nel Rally Game , rimasi scioccato, macchine veloci ma che non riuscivano nemmeno a finire una qualifica di 5 minuti , possibile che ci sia chi costruisce modelli di si' fatta costituzione ? E soprattutto , possibile che ci sia chi le compra ? Dopo aver visto questi scandali continuai a correre felicemente con la mia cardanina ancora per molto tempo , mantenendomi ben distante da questi missili che si autodistruggevano ad ogni gara ; tra l' altro i miei successi aumentarono proprio in virt๠del fatto che sebbene fossero più veloci di me in qualifica , una volta vista la composisizione della finale sapevo già in anticipo chi non sarebbe arrivato in fondo, pronostico che puntualmente si avverava ! Eppure c' era qualcosa che mi affascinava , non sò cosa fosse ma ero comunque attratto da questi modellini simil-pista ! Finché un giorno un amico mi fece provare la Thunder Tiger by Nuova Faor , andava veramente bene , più semplice da guidare , questa f๠la prima impressione che ebbi dopo averci preso un po' la mano , e veloce molto veloce ! Tanto che alla fine della prova , ringraziando il mio amico dissi : Se non fosse una macchinina a cinghia la comprerei subito ! Intanto iniziò a spargersi la voce tra i Mantuisti locali che il Bianchi di Piacenza stava effettuando delle prove su un prototipo a cinghia su base Rally Race , mi misi subito in contatto con il Maurizio che mi spiegò tutti problemi che ancora esistevano sul modello e che stavano continuamente testando vari materiali per avere un mezzo affidabile al 100 % . Ebbi anche la fortuna di vederla ancora in via sperimentale ad una gara qui a Genova, seppur ancora con qualche problemuccio di giovent๠era già molto veloce e il Mirko la faceva andare alla grande ! Ci volle ancora molto tempo prima che fosse finita definitivamente , ma appena f๠pronta fui uno dei primi ad averla, con mia grande gioia! Una volta montata la trasmissione feci subito la prova del nove: ruote post. bloccate e tentativo a due mani di girare insieme le ant. Se solo una cinghia salta dai denti delle pulegge , statene certi non finirete una gara! Con la forza che fanno le ruote grandi di una Rally state pur certi che ogni frenata sarà un danno ! Per fortuna le promesse di Bianchi non si rivelarono promesse da marinaio e le cinghie non saltarono sui denti delle pulegge , certo la cinghia post. è larghina, ma visto che la macchina scorre che è un piacere , meglio una cinghia larga che dura 5 gare che una stretta che non sò nemmeno se finisco la finale, pur avendola cambiata apposta per l' abbisogna ! Queste sono le foto della S4 by Bianchi cosi' appena finita di montare : | |
Dopo alcune gare mi resi conto che il sistema delle sospensioni vecchio stile ( Amm. dritti e molle da 1,4 mm all' ant. e da 1,6 al post. ) non mi convinceva molto , non so' il perché, ma c' era qualcosa che y no me gusta . La mia è un opinione personalissima , tant' e' vero che Mirko va' molto più forte di me con il vecchio assetto ! Però a me dava l'idea di una macchina più nervosa , specialmente su asfalti non propriamente lisci e anche in pista il montare su un cordolo faceva decollare il modello , cosa che con le molle grosse non avviene . Quindi iniziai a lavorare per riportare tutto come avevo sulla cardani . Tra l' altro per montare i montanti della Evo 4 sull' S4 bisogna asportare con il cutter un pochino di plastica in corrispondenza del riporto dove passano i perni dei bracci , che altrimenti andrebbero ad urtare contro i supporti differenziali ! Il Maury usa ancora quelli della Rally Race, (non chiedetemi il perché) e quelli non necessitano di nessuna modifica ! Inoltre rifeci la piastra radio per poter inserire la cassettina porta ricevente della Mugen che sporgeva notevolmente meno rispetto all' originale. Eccola :Â | |
Devo dire che ora sentivo la macchinina più mia , avevo lo stesso assetto della mia cardani su di una macchina a cinghia ! Comunque ci volle parecchio tempo , prima d' iniziare a guidare l'S4 come una macchina a cinghia e non a cardani , la guida è in effetti completamente diversa , tant' e' vero che dalla prima finale che feci a Casale con l' S4 ad una delle ultime c' erano una quindicina di giri di differenza e soprattutto avevo abbassato notevolmente il tempo sul giro !!! Per un anno testai la macchina a livello affidabilità e intanto rimuginavo su ciò che si poteva cambiare e migliorare , ma finché non avevo la certezza che nulla poteva rovinarmi una finale, era inutile mettersi a fare progetti . Ma un anno passa alla svelta perciò .. | |
Capitolo 5 : l' idea malsana . Perché non vado a giocare a biliardo o a scopone nel Bar , o a giocare calcetto ,alla spiaggia , a fare delle belle passeggiate con le mie figlie e il cane o x donne , boh , non lo sò cosè che mi fa' stare lì seduto sul divano con una sfilza di RCM, il mio modellino sul tavolino del salotto e dopo aver dato 250 occhiate ai giornali e altrettante 250 al modellino , inizio a elaborare chissa' quale modifica sulla malcapitata, e a quel punto sò già che saranno dolori ! E' inspiegabile anche per me ciò che avviene , sò solo che dall' idea di partenza di modificare un particolare di poco conto mi ritrovo con la carta millimetrata in mano e il progetto x chissà quale casino ! E il peggio è che una volta che mi balena l' idea in testa non c' è piu' nulla che mi possa fermare , devo andare avanti ! Altro che scimmia ! l' ultima crisi , è stata la più violenta , stavolta oserei dire esagerata , fatto sta' che stavo pensando che su un modello da Rally a cinghia un telaio da Off come quello dell' S4 nun ci azzecca e cosi' dopo aver intravisto la possibilita' di montare il serbatoio e le batterie sotto di esso come sulla Mugen Mrx3 corro dall' amico Verry , mi faccio prestare telaio e piastra radio della Mz1 By Schepis , che monta gli stessi pezzi della Mugen e inizio a disegnare il progetto del telaio e della piastra radio . Disegni , prove su compensato , etc. Questo non ci sta' quello mi tocca li' , pero' se io lo abbasso di 2 mm. e poi lo giro i processori iniziano a scaldare un po' troppo sara' meglio fermarsi un attimo. Una volta raffredati , il progetto inizia a prendere forma e ad espandersi in maniera pericolosa , telaio stretto tipo pista , batterie collocate sotto il serbatoio , bracci post. inferiori con foro x il fusello arretrato di 5 mm. e ant. ridisegnati appositamente x l'uso del fusello Mugen e piu' corti di 5.5 mm. , braccetti ant. superiori in ergal modificati , nuovi piastrini x attacco ammortizzatori , nuova piastrina tirante dal montante ant. ai salvaservi con rinforzo sino alla piastra radio e nuovi supporti differenziali alleggeriti . E vai di lima . inizio con la piastra radio e i vari piastrini x gli ammortizzatori , i supporti in asse x sdraiarli sui braccetti , con le misure delle piastrine originali Mantua e inizio a sgrossare la lastra d' ergal x il telaio , intanto Fabio disegna su pc i nuovi braccetti inferiori , mamma mia che delirio ! Sembra impossibile ma non finisco mai , una modifica me ne porta un'altra , e poi un'altra e un'altra ancora , aiuto .stò x fondere ! Il telaio non essendo ribassato di 2.5mm. dove posano i montanti e i supporti della trasmissione come quello di Bianchi x una personalissima scelta tecnica ,mi ha creato non pochi problemi , primo il supporto del puleggino ant. era montato in un punto del telaio ribassato solo di 1,5 mm. e quindi questo avrebbe variato la tensione delle cinghie ant. e laterale , inoltre avendo ora tutti i supporti della trasmissione piu' in alto di 2,5 mm. la cinghia laterale andava a sfiorare ancora di piu' il collettore di scarico dell' OPS ! Da qui la necessita' di far fare il supporto ei cuscinetti dove ruota l' alberino ant. piu' alto e i supporti motore , gia' in versione Pista ( x restringere il telaio ) piu' alti di 1 mm. per star tranquilli ! Purtroppo bisogna anche cercare chi farà tutti questi pezzi oltre ai braccetti e ai supporti differenziali alleggeriti , questi farli con la lima è pressoché impossibile ! Per fortuna trovo la Tag Control di Genova, e soprattutto Claudio , che oltre ad essere un fresatore DOC si è anche appassionato alla realizzazione dei vari pezzi che andranno a comporre il prototipo e ci ha dedicato veramente molto del suo tempo ! Che emozione veder nascere cio' che avevo disegnato sul CNC , è inspiegabile ! Ora si tratta solo di assemblare il tutto , anche se , ovviamente qualche intoppo si è presentato anche nelle fasi di montaggio , ma per fortuna risolto senza troppi problemi ! Finalmente ci siamo è montata ! Tutti i lavori che ho fatto li potete vedere su questo stesso sito al riquadro EBX-1 SP al microscopio ! Salavolti Mario alias Clapton. |