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Una Pentium by Ermes

Con grande soddisfazione mi accingo a presentarVi la mia Pentium, abbondantemente rivista sotto il piano dell' affidabilità  e della robustezza (non me ne voglia l' amico Max) e anche dal punto di vista estetico, che per noi modellisti è sempre importante.
Uno dei cambiamenti più significativi è stato quello di abolire i montanti anteriori e posteriori in plastica  e autocostruirli in ergal 70/75 rivedendone anche le dimensioni. Ero in dubbio se montare i montanti in ergal o i bracci delle sospensioni di mister Bianchi, ma dopo aver assistito a degli scontri di altri automodelli in pista ho potuto constatare (mia privatissima opinione) che i bracci sono molto più sollecitati dal punto strutturale e che quindi sono anche a rischio continuo di rotture vista la rigidità  del materiale, anche se rendono la macchina molto più perfetta sia dal punto sospensione impronta a terra che di quelli in plastica originali. Siccome secondo me sarebbe impensabile montare una e l'altra soluzione contemporaneamente (dovè il punto di rottura più delicato???Da qualche parte qualche cosa deve cedere), ho optato su quella che più mi appagava anche dal punto dell'autosoddisfazione in fatto di autocostruzione e quindi la decisione di autocostruirmi i castelli in ergal, che a mio punto potrebbero rimanere eterni. Oltre a questi particolare ho acquistato i barilotti posteriori di Bianchi, molto robusti e decisamente comodi in fase di cambiamento passo auto (quando l'opzione cè si usa e come), e dopo aver provato una soluzione con il bicchierino e relativo parastrappo con semiasse in ergal anche sul mozzo ruota sono ritornato al vecchio sistema con gli omocinetici, il tutto per migliorare il lavoro dell'albero quando cambio il passo dell'auto, visto che il differenziale e il mozzo non risultano più simmetrici.
Il tirante superiore l'ho rifatto in ergal. Sempre in fatto di autocostruzione si possono notare tutti i bicchierini che ospitano i parastrappi originali, modificati all'esterno con un guscio sempre in ergal per non permettere la deformazione del parastrappo o la fuoriuscita in caso di rottura. Gli alberini sono in ergal, e come spina ho usato una bacchetta di Glossary Link titanio.I tiranti dello sterzo li ho rifatti tutti in ergal, lievemente rimarcati nei diametri, e vi posso assicurare che togliere peso al nostro amico servo non è poco.Come soluzione centrale ho un supporto palo rigido sempre di Bianchi, rivisto, alleggerito e trasformato nella parte superiore, sostituendo il supporto camma freno e pastiglie in plastica con uno di eguali funzione in ergal, irrigidito da una spina di titanio sotto la camma che entra nel supporto cuscinetto Bianchi.
Superiormente ho irrigidito il tutto con una piastrina in ergal da 4 mm. atta ad ospitare sia i due tiranti di irrigidimento (quello anteriore sostituisce la piastra originale da 2,5mm.), che il supporto per il roll bar da 4 mm.. Il palo rigido centrale è autocostruito in ergal, rivisto in qualche particolare e alleggerito, ed ospita la sede in acciaio originale Mantua per il disco freno acciaio-ferodo, mentre l'albero centrale che ospita i due cuscinetti e relativi bicchierini è un punzone di titanio (non fatelo in ergal perché dura meno di 5 minuti, provare per credere). Anteriormente ho apportato una modifica sostanziale al reparto sospensioni, è stato rifatto il supporto per i bracci superiori (anche questi come si può notare Bianchi) in ergal ed ho optato anche qui per due punzoni in titanio per contenere i bracci sospensioni, fissati da un grano da mm. 3.
Non credo ci sia niente da dire per i nuovi barilotti Bianchi all'anteriore, una prodezza da cnc, precisi, impeccabili ed esteticamente fantastici. Possibilità  di recupero giochi cuscinetti con appositi grani, anche se per adesso non li ho ancora usati. Come piastrina porta ammortizzatori ho usato un 4 mm. di ergal, che saldamente ho avvitato al supporto superiore dei bracci.
In primis la mia costruzione prevedeva una soluzione pusch up (si scrive così?) per le sospensioni (come si può vedere in una vecchia foto), ma dopo alcune gare mi sono convinto che la soluzione migliore nel rally è ancora quella degli ammortizzatori verticali. La piastra radio l'ho rifatta in Glossary Link carbonio da 3 mm. con la rivista posizione dei servi, ricevente e pacco batterie.
Come differenziali monto un vecchio 20/10 Mantua in carcassa di ergal, rivista nell'estetica e nel peso, asportando con il tornio la sede quadra che in passato serviva ad ospitare il disco del freno quando questo differenziale lo usavo al centrale. All'anteriore monto il differenziale a sfere Mantua, ed anche questo alleggerito dove possibile. I miei due motori sono tutti e due Nova, accompagnati da collettori tipo Off e scarico a due camere sempre tipo Off. Anche qui ci ho messo lo zampino tornendo 3 spessori per l'allungamento dell'impianto di scarico.
La mia radio è una Sanwa super Exses, accompagnata da uno splendido modulo spektrum che mi permette di non avere interferenze con altri piloti e la possibilità  di poter sempre girare in pista senza dover aspettare il mio turno. Glossary Link Carrozzeria sempre e solo Mclaren.

Utensili usati per la mia creazione:
Tornio, fresa autocostruita e relativa tavola a T, trapano a colonna e dremel a manetta, oltre a tutti i vari utensili che ci accompagnano sempre durante le nostre competizioni.

A questo punto mi toccano i ringraziamenti di rito:
Mio padre per l'assistenza che mi dà  durante le competizioni, a mia sorella e alla mia ragazza per la pazienza che hanno quando mi accompagnano in ferramenta, e mia mamma che deve sempre aspirare i trucioli sparsi in giro per la mia officina.

Un grazie anche alla redazione di RCBAZAR che mi ha permesso di pubblicare questo mio articolo.

Grazie, COLIN2 alias Ermes Vanotti