SBX-RR by Luca
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- Creato: Lunedì, 06 Febbraio 2006 04:00
Anche lui ha preso il significato della parola modellista alla lettera e l' ha messa in pratica, modificando la propria S4 by Bianchi a suo piacimento.
Mantenendo le stesse geometrie e tutte le varie misure della S4 by Bianchi, che ritengo un' ottima macchina, ho ristretto il
telaio che ora misura mm. 93 nel punto più largo, ridisegnato i vari scarichi per le cinghie, ottenendo così un peso di soli gr.270 ! Ai bracci inferiori, fatti rifare da un amico fresatore ( che Dio lo benedica ! ) come prima cosa ho eliminato una delle due sedi per fissare gli ammortizzatori dai post. perché li ho sempre ancorati nella parte anteriore, come seconda, ho fatto ad arco invece che dritto, il rinforzo che c' è verso il centro della macchina per un miglior assorbimento degli urti e per evitare che il bicchierino del differenziale urti nel braccetto. I bracci superiori anteriori li ho lasciati come quelli in plastica in come misure, invece quelli posteriori, li ho allungati di 5 mm per ridurre la lunghezza del filetto per le regolazioni. Poi, già che c' ero, ho fatto anche i castelli porta baffi ammortizzatori in modo tale che non possano flettere più nemmeno con l'asfalto a 50°. Nei montanti anteriori, invece, quelli dove sono fissati i bracci, ho voluto integrare in un unico pezzo il porta differenziale facendo questo però, ho voluto irrobustirli, aggiungendo una vite nel centro in modo tale da eliminare qualsiasi torsione, a quelli posteriori, non essendo soggetti agli stessi colpi e non avendo il differenziale incorporato, non ho messo la vite, ma ho lasciato ugualmente un piccolo spessore alla base che non fa mai male. Con questa soluzione posso montare ugualmente i bracci in ergal sicuro di non rompere nulla ! Un' altra modifica è il freno, anch' esso fatto in un unico blocco con il tendi cinghia. Questo pezzo l'ho fatto per velocizzare un eventuale smontaggio. Come il kit per cambiare i rapporti, che consente di montare un' altra corona senza dover usare il cannellino, ogni puleggia è contrassegnata dal numero dei denti corrispondenti alla corona. Per il tendicinghia ho messo una gabbia rulli con boccola di bronzo che personalmente la preferisco ai cuscinetti. La camma invece l'ho fatta d' acciaio temprato in modo tale da resistere maggiormente all'usura. Per le prolunghe degli ammortizzatori posteriori, ho spostato di mm 2 la piastra dove sono ancorati verso l'anteriore, in modo tale da non toccare più contro gli omocinetici quando si vuole accorciare il passo. Per quanto riguarda il rinforzo delle colonnine salva servi, mi sono fatto fare questo piccolo rinforzo che oltre a fissarle insieme facendo una prolunga che va dalla piastra radio al telaio, in modo tale da scaricare su più punti la forza ricevuta da un urto, tutto ciò a far sì che io non piegassi più nemmeno una colonnina. Veniamo ora ai particolari in carbonio, ho fatto i baffi porta ammortizzatori sia anteriori che posteriori; a quello anteriore ho voluto solo dare una forma simile al posteriore; i secondi li ho progettati in modo da poter montare gli ammortizzatori corti senza cambiare l'angolo di inclinazione. Ho disegnato la piastra radio in carbonio ed ho messo il serbatoio Picco e porta ricevente Mugen mantenendo la posizione originale. Infine ho fatto anche le paratie delle puleggine laterali. Ma la chicca l'ho lasciata per ultima; infatti tutti i perni, gli assi per le cinghie e le colonnine dei salva servi sono in Titanio grado 05. I seger possono far pensare che la macchina si possa aprire in due, ma la meccanica non è un' opinione e basta rispettare alcune piccole regole, ma importanti, che tutto fila liscio come l'olio. Infatti i seger sono x le alte velocità e quindi sugli assi di trasmissione non mollano! Sugli altri perni è stato sufficiente fare le gole a regola d' arte cosi da farli stare al loro posto. Su ogni estremità dei perni ho messo un seger tranne nei perni lunghi, dove lo smontaggio richiederebbe tempi più lunghi. A breve ho intenzione di fare in titanio anche tutti i registri esistenti. Per concludere, spero che il mio lavoro Vi sia piaciuto e di essere stato sufficientemente chiaro nelle spiegazioni. Per qualsiasi altra informazione o chiarimento potrete contattarmi al n. 347/6030640 oppure su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Brendolini Luca |