Telemetria: Il Lap Boy
- 22 Mar 2004
l'apparecchio si presenta piuttosto accattivante e consta di diverse parti che lo completano in maniera molto valida. Una volta aperta infatti la compatta e ben protetta confezione ci troviamo di fronte alle varie componenti, innanzitutto il piccolo sensore ad infrarossi collegato, tramite cavetto, alla unità di raccolta e immagazzinamento dati, quest' ultima con relativo connettore per l'alimentazione. Abbiamo poi una sorta di cronometro ed una piccola stampante, e per finire alcune batterie, un rotolo di nastro riflettente ed un piccolo e completo manuale di istruzioni e funzionamento, purtroppo non in italiano anche se la semplicità non lo rende indispensabile. Il tutto per uno street price attorno ai 160 euro all'estero, dato che non viene commercializzato in Italia. Vediamo ora di capire come funziona questo sistema. Applicando una striscia di materiale riflettente (si trova anche nei brico) in un punto non velocissimo del tracciato potremo registrare, ogni volta che ci passeremo sopra, il tempo di percorrenza del giro con grande precisione grazie al rilevatore ad infrarossi che legge la differenza di luminosità tra asfalto e striscia riflettente, di seguito potremo archiviare un innumerevole numero di giri all'interno della unità principale a cui ci connetteremo per scaricare i dati ogni volta che ci fermeremo. In questo modo, dato che si registra anche la data della sessione in pista, potremo costruirci uno storico dei tempi, un analisi dei propri record, una combinazione con diversi setup, o motori, o regolazioni, e comunque tutte le altre possibili combinazioni che un sistema eccellente del genere ci permette. Inoltre mettendo due pezzi di riflettente in altrettanti punti del tracciato potremo avere addirittura dei parziali sul giro, davvero molto interessante. |
Per capire di più vediamo un po' le parti e l'installazione. Partiamo innanzitutto dalla parte che installeremo sul modello, costituita dal sensore ad infrarossi e da una unità di raccolta dati connesse tra loro tramite un cavetto di una quindicina di centrimetri. La centralina dati ha incorporato un led di verifica del funzionamento del sensore ed una porta di uscita per trasmettere i dati immagazzinati alla unità principale, quella sopra definita come una sorta di cronometro per le sue fattezze. l'alimentazione della parte on-board del sistema avviene tramite una batteria da 9 volts non fornita, che risulta essere la parte più pesante e scomoda del sistema da posizionare sul modello, consiglio di utilizzarne una al NiCd per evitare di doverla disinstallare per la sostituzione. Una volta provato il montaggio sul modello di tutto l'impianto, con particolare attenzione al posizionamento per evitare problemi di surriscaldamento dovuti alla vicinanza con motore o scarico, procederemo ad una preventiva procedura di isolamento del tutto da possibili schizzi di miscela che ne comprometterebbero il funzionamento. |
Il sensore va installato rivolto verso il basso, ovviamente, e ad una altezza non superiore ai 5cm da terra per avere una affidabilità totale della lettura. Per migliorare il tutto ho costruito una scatolina contenitiva in alluminio aperta verso il basso che può ospitare il sensore comodamente con la sua imbottitura, lo protegge dalla miscela, la si fissa saldamente alla piastra radio dato che l'assorbimento delle vibrazioni viene svolto dalla spugna interna e permette di evitare problemi di riflessi strani nella lettura del sensore, inoltre evita eventuali contatti con sassolini o altro proiettati dalle gomme anteriori. La centralina può essere ospitata nella scatolina rx o in posizioni similari date le ridotte dimensioni, il jack di connessione alla unità principale è dotato di tappino di chiusura in gomma a tenuta, ben fatto. Trovate un posto per la batteria a 9 volts e siete a posto; eventualmente posizionatela dietro al paraurti se avete spazio. Il sistema ora è installato, e, per quanto abbiamo verificato, vi servirà fedelmente per lungo tempo. Controllate eventualmente il passaggio del cavetto di collegamento tra centralina e sensore per evitargli spigolature, abrasioni o altro, fissatelo in punti protetti ed eventualmente proteggetelo con tubo al silicone. |
Tutto a posto, scendiamo in pista. Siamo ai box, sul tavolo, colleghiamo la batteria di alimentazione e accendiamo il piccolo ma affdabile interruttore previsto. Prendiamo un pezzo di nastro e lo facciamo passare un paio di volte sotto il sensore, il led della centralina emette due lampeggi. Ok funziona a dovere. Mettiamo in moto dopo aver posto una striscia di riflettente sulla pista, all'uscita del primo tornantino. Iniziamo a girare e ci dimentichiamo volutamente del LapBoy. Una volta finito il pieno ci fermiamo, solleviamo la carrozzeria, spolveratina di rito con il pennello e vediamo che il tutto ha retto, non si è spostato nulla di quanto avevamo montato, buon segno. |
Prendiamo l'unità principale, impostiamo la data e colleghiamo lo spinotto, scarichiamo i dati e li verifichiamo sul display. Ottimo, tutto funziona correttamente, in maniera tanto semplice da risultare quasi strano nella sua eccellente funzionalità . Ora proviamo ad inserire l'unità centrale nella stampante e come per magia esce la stampa del cronologico dei tempi sul giro effettuati. Davvero entusiasmante, soprattutto, ripeto, per l'enorme facilità con cui si fa il tutto. l'unità principale registra anche il record assoluto e lo confronta col miglior giro della attuale sessione. Una serie di dati che ci fanno sentire molto Jean Todt tanto da attirare l'entusiasmo e non solo l'attenzione dei ragazzi presenti ai box per la prova. Riproviamo ancora e il tutto si ripete con facilità e affidabilità entusiasmanti. Per diverse sessioni ho potuto registrare e stampare dati prima di avere l'unico inconveniente che è stato pile esaurite nella stampante! Un nuovo pacchetto di stilo e via nuovamente. Inoltre le pile scariche nella stampante non vincolano l'uso, dato che i tempi possono essere consultati anche sulla unità principale senza necessità di stamparli. Davvero un equipaggiamento effidabile, semplice da usare e nemmeno troppo costoso. Si merita una installazione ben curata, e un pacchetto di alcaline di scorta nella cassetta. Come detto il nastro riflettente di ricambio si trova facilmente nei brico, il nastro in carta della stampante in cartolerie ben fornite per uffici, da verificare il nastro inchiostrato come ricambio, comunque il limitato uso non dovrebbe renderlo un ricambio di primissima necessità Un ottimo prodotto, ben realizzato e alla portata d' uso della maggior parte dei modellisti per semplicità e maneggevolezza, abbordabile il prezzo di acquisto e nulla la manutenzione, incredibilmente non importato in Italia PRO - Affidabilità - Facilità d' uso - Nessuna manutenzione CONTRO - Peso della batteria di almentazione - Tre parti separate da installare (sensore, centralina e batteria) |