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Riccardo Acciari il campione della porta accanto

  • 25 Nov 2007
Abbiamo la fortuna di conoscere alcuni campioni di questo nostro coinvolgente mondo modellistico, ed alcuni di loro ci hanno concesso la possibilità  di raccontare agli amici di RcBazar la loro avventura, dalle origini ai successi, passando per la polvere, i cacciaviti e i banconi dei box. Questa volta è il turno di Ric Acciari, uno dei saltafossi più apprezzati.
Ovviamente chi avesse piacere raccontarci la propria storia come ha fatto Ric può farlo inviandoci una email...
Riccardo Acciari il campione della porta accanto

Per iniziare la mia carriera modellistica bisogna risalire al 1992.. Io avevo ben 7 anni ed un bel giorno, molto vicino al mio compleanno(guarda un po' il caso) mi imbambolai davanti ad un negozio di ferramenta-modellismo che esponeva la scatola dello stupendo Maggiolino della Mantua.. Fortunatamente ho un padre su cui la sindrome di Peter Pan ha attecchito alla perfezione ed anche il bimbo grande ha approvato l'acquisto.. La fissa è durata poco, il montaggio, 3-4 weekend sui piazzali-troppi i problemi dovuti all'inesperienza ed alla poca cura del negoziante- e la macchina è finita nella sua scatola in cantina. Dopo 4 anni, 1996, purtroppo sono stato sottoposto alla prima di una serie di 4 operazioni alle gambe e sono stato costretto sulle stampelle per circa 6 mesi.. In quei mesi la mia passione per macchine ed aerei riacutizzò la voglia di modellismo, e iniziai a montare una quantità  di modelli statici. Fu proprio per cercare un particolare modello di aereo che approdai in un negozio che per me segnò il vero inizio e il cui nome significa passione: Palazzoli Modellismo. La loro grande disponibilità  convinse me e mio padre a riesumare, con l'aiuto dei titolari del negozio, il mitico Maggiolino e addirittura iniziare a girare in pista e partecipare a qualche gara Inutile dire che fui subito catturato: le riviste erano tutte mie ogni mese, la passione aumentava e il Maggiolino iniziava a diventare stretto.. I miei sogni riguardavano una Mugen, la Super Athlete, magari con un bell'OPS sopra Ma mio padre non era ancora convintissimo di questo investimento, ed in effetti dopo soli 2 mesi bisognava andare per gradi. Arrivò a casa mia la nuova Thunder Tiger Mirage V-Spec con un Picco P5.. E via in pista! Purtroppo, però, la prima doccia fredda La pista di off vicino casa mia chiude! Nessun problema.. Via di rally! Tempo altri 3 mesi e si approda alla nuova macchina Crono S6 superlight.. E si continua col rally. I motori Picco sono stati un affetto a cui ho rinunciato solo 3 anni dopo.. E lì inizia anche il mio amore per la Crono, interrotto da un breve flash con la Kyosho-Nuova Faor che tanto andava di moda e subito riscoppiato grazie al grandissimo Nedo Marescalchi(persona speciale, di cui purtroppo mi resta solo il ricordo). Nel frattempo non mancava qualche gara nel monomarca 1/10 Kyosho e nelle libere 1/10 con la Serpent. Intorno al 99-2000 ebbi una fortuna: esser preso sotto l'ala di un grande pilota, Fabrizio Magi(plurifinalista ai C.E.Buggy), che mi ha insegnato davvero tanto di quello che ora so, e nel 2000 sono arrivate le prime vere soddisfazioni: con una Crono Expert motorizzata Crono(Nova) mi laureo Campione Regionale F2 rally, e l'anno successivo, con l'avvento della RS01, bisso nella categoria superiore.. Altra fortuna, quella di esser preso in considerazione dalla squadra Radiosistemi e di conoscere la famiglia Tortorici. Inizia così anche qualche sporadica apparizione nel fuoristrada(prima gara il GP internazionale di Pierrefeu) che mano mano si tramuterà  in un cambio definitivo verso la categoria che più mi piace, mi affascina e mi si confà  di tutto il panorama modellistico. Il 2004 è stato il vero anno di transizione, quello in cui ho abbandonato l'asfalto definitivamente per partecipare a tutte le gare di campionato italiano sfiorando la finale in due occasioni. E' stato anche l'anno dell'entrata definitiva nella squadra RS, del mio primo campionato Europeo B(finito in finale dopo 3 minuti a causa di una Glossary Link campana) e del mio primo Europeo A(un disastro). l'anno successivo è stato pieno di trambusto.. Delle divergenze di veduta mi hanno fatto allontanare dalla RS per approdare alla Hobao. Il feeling con la macchina non è mai stato adeguato, anche se i motori Picco(un vecchio amore che ritorna) si dimostravano veramente validi. C' è da dire però che l'Europeo B andò bene, nel senso che mi ritrovai col 5° posto in qualifica e in semifinale fui messo ko dalla radio mentre ero comodo secondo. A fine stagione si passa a Mugen, pochi mesi e si torna a casa RS, con la RS03. Siamo nel 2006 e.. Beh, questa credo sia un' annata da cornice. Tornato dove sto meglio, con le persone che più credono in me ed alle quali sono legato da anni trovo una condizione davvero felice. Il mio passaggio ai motori OS migliora ulteriormente le cose e giunge la mia prima finale di Campionato Italiano a Capua, dove mi qualifico 8° a causa di problemi al tubo miscela.. Ma la vittoria dei quarti e la semifinale in scia dei primi mi fanno davvero felice, chi corre nell'italiano off sa che tipo di traguardo sia la propria prima finale. Si va a S.Maria di Sala e giunge anche la mia prima semifinale diretta, condita da un' altra finale che va male anche questa a causa di un pacco pile rotto mentre ero a caccia della quinta posizione e navigavo tranquillamente in sesta. Sempre meglio.. Arriviamo a Bruzolo, per il Campionato Europeo B. Le prove libere vanno a signorine, problemi vari mi costringono in una batteria lentissima. Sono costretto a fare almeno una decina di sorpassi in ogni manche, ma al termine delle qualifiche, sabato sera, sono in 3^ posizione assoluta.. Comincio a crederci! In semifinale il mio passo è ottimo, vinco riuscendo a chiudere un giro in più degli altri e perdo il numero 1 in griglia per un secondo. Parto col 2, ma dopo pochi metri sono al comando.. Raccontare la finale è difficile, c' è un bello scambio di posizioni con Ribaldi, Teghesi e Zanardi, ma fatto sta che mi aggiudico la finale e il Campionato Europeo B!! E' come se 10 anni di storia modellistica trovassero il loro significato tutto d' un tratto.. Davvero bella come sensazione, tanto che mi spinge a cercare di migliorarmi giorno dopo giorno, gara dopo gara per riprovare quei momenti, magari in eventi più importanti. Difficilissimo, ma ci provo. A Poliporo, quarta di Italiano, conquisto la mia terza finale consecutiva, e ne prendo il comando, anche se solo per un giro, dopo 10 minuti di lotta intensa con Laffranchi.. Un ammortizzatore mi molla sul più bello, e addio sogni di podio.. La stagione continua con la finale all'Euro Indoor Race conclusasi prematuramente mentre ero in terza posizione e la semifinale a Pierrefeu dove mi devo arrendere a finalisti da Europeo.. E si chiude così l'anno più bello e ricco di soddisfazioni da quel lontano 1996. Nel 2007 Si passa ai motori Falcon curati da Mario Rossi: Alla prima gara di Italiano sembra che la musica continui a suonare, sono terzo in finale in mezzo ad un fango bestiale quando, al 33esimo di gara, un bicchierino infrange i miei sogni di podio(e di punti). Qui inizia la maledizione. Seconda prova ed altro bicchierino, stavolta in semifinale.. Terza gara e mi succede l'inverosimile(spezzata una vite M4), fermo addirittura nei quarti. Intanto esce la nuova creatura di casa Radiosistemi, e decido di portarla subito all'europeo ad Auxerre per cercare di anticipare i tempi dello sviluppo,ma lass๠i difetti di giovent๠si fanno sentire, e purtroppo la gara è da dimenticare. Sembra possa riscattarmi ad Alberobello, ultima di Italiano, dopo il quarto posto in qualifica ed una buona semifinale, parto speranzoso per gli ultimi 45 minuti.. Niente da fare, blackout elettronico e macchinino spalmato contro un muretto..

Se non fosse per il regionale Lazio(3 prove su 4 vinte) e per la Coppa Italia Senior portata a casa, questa sarebbe proprio una stagione da cancellare, per poi resettare la mente e ripartire col piede giusto nel 2008..

Già , perché se la mia storia è 11 anni che va avanti, siate sicuri che non finirà  per molto, molto tempo.. Quando la Passione ha la P maiuscola


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