Serpent 950
- 16 Mag 2005
Questo modello da pista in scala 1/8 è il quarto che possiedo, ma la prima che ho comprato e montato da nuovo. Mi sono avvicinato a questa categoria per puro sfizio e possedendo già modelli di categorie inferiori decisi di comprarne una usata, impegnando pochi soldi e sondando questo mondo che assomiglia in miniatura quello della F1. Nel giro di tre anni passai dalla mia prima BMT 891, con originale cambio a tre rapporti, alla Serpent Excell Mk2, che condivise lo stesso motore della 891 e lo stesso impianto elettrico, alla Sepent Vector Spec2000, ancora abbastanza in uso in quell'anno, per terminare con la Serpent 950 acquistata poco dopo la sua uscita in commercio. Come spiegato sopra, già possedevo altri modelli a scoppio comprati e montati da me, ma con la 950 ho trovato molte difficoltà nel metterla assieme. Le confezioni della Serpent sono sempre eccezionali: ci si chiede sempre come può starci in una scatola di così ridotte dimensioni un modello a scoppio, considerato poi il treno di gomme ElleGi di serie come in quella in questione. Il manuale è completo e efficiente, totalmente raffigurate in 3D le fasi di assemblaggio che passo a passo portano alla finitura del modello. Come nelle migliori tradizioni tutto è compreso per terminare il modello: oli sospensioni, frizione centrax tipo II, treno di gomme, decal per la carrozzeria (che deve essere acquistata a parte). Essendo poi un modello di punta, sono presenti tutti quegli accorgimenti all'avanguardia in questa categoria: molto carbonio, baricentro bassissimo, masse in movimento alleggerite, ottima fattura delle plastiche come abitudine Serpent. E proprio a queste ho imputato i maggiori problemi nell'assemblaggio: per limitare i giochi e migliorarne la guida, molti componenti stentavano ad assemblarsi, costringendomi a lavorare alcune parti essenziali al fine di un buon funzionamento finale. C' è da dire che misi anche del mio, cioè commisi un errore quasi irreparabile che solo grazie ad una persona esperta venne risolto; inoltre, nell'assemblaggio del cambio (alleggerito rispetto ai modelli precedenti) mi accorsi di un pezzo lasciato erroneamente grezzo in fase di lavorazione, che mi venne prontamente sostituito con il medesimo ricambio, così da poter concludere il modello. Assieme al telaio acquistai anche un nuovo motore (macchina bella e nuova ), un Novarossi RX21 SB con originale testa di raffreddamento color oro, economico ma sufficiente a soddisfare i miei bisogni essendo alle prime armi con questi piccoli bolidi. Seguendo poi i consigli sempre di esperti conosciuti in pista, equipaggiai il modello con servocomandi di adeguata forza, optando per un Robbe/Futaba FS250S digitale da 5.5Kg per acceleratore/freno ed un Hitec HS-5945MG digitale da 13Kg per lo sterzo (posto in posizione sdraiata). Questi sono comandati dalla piccola ricevente Multiplex Pico5/6 in FM40, già montata sulla Vector in precedenza, alimentata dal pacco batterie a 5 celle posizionato sotto il serbatoio. Passai poi al rifinimento del modello nell'assemblaggio della tiranteria, tubi miscela, supporti carrozzerie e via dicendo fino a portare il modello a termine. La carrozzeria da me scelta è la classica Porsche, colorata in tre diverse tinte sfumate a spray Tamiya. Praticai i soliti fori per i supporti, l'antenna e lo scarico ed applicai le decal. Al motore ho affiancato una marmitta con raccordo a molle , ormai uno standard in questo campo. Come assetto ed impostazione ammortizzatori ho mantenuto quello consigliato nel manuale, anche se poi in pista ho richiesto l'aiuto di una persona molto esperta che grazie ad appositi strumenti mi fece un assetto su misura che mantengo tutt' ora. Mi sdebitai con 2 birre! Questo modello, come altri posseduti da me in precedenza, lo utilizzai abbastanza, anche se ora è più di un anno fermo, sia per mancanza di tempo che per assenza di amici che con me frequentano la pista a noi più vicina |