Graupner ULTRA DUO PLUS 30
- 12 Apr 2006
Tutti i modellisti incalliti, incasinati e con poco tempo a disposizione, ben presto nutrono l' esigenza di poter caricare velocemente qualsiasi tipo di batteria con un unico apparecchio. L' ULTRA DUO PLUS 30 della Graupner, caricabatteria di fascia medio-alta, sembra rispondere proprio a questa esigenza. L' apparecchio in questione si colloca, per qualità e prezzo, nella stessa fascia di mercato occupata dal ben più noto TRITON (Greatplanes) e dall' ICE Charger (Duratrax), pur distinguendosi dai primi due per la possibilità di caricare due pacchi pile contemporaneamente...
Premetto che l'analisi svolta non riguarda usi estremi, quali potrebbero essere quelli di chi pratica modellismo elettrico, nonostante l'ultra duo possa rispondere tranquillamente anche a dette esigenze. Vista sugli scaffali, la confezione spartana e poco elegante non invoglia sicuramente all'acquisto, traendo in inganno circa la qualità dell'oggetto contenuto. Aperta la scatola troviamo il manuale (bruttino anche lui) e finalmente il caricabatteria, una scatoletta di metallo, nera, con quattro pulsanti rossi, un piccolo schermo a cristalli liquidi, una ventolina di raffreddamento e quattro connettori per i cavetti. Le dimensioni non sono ridottissime, ma ne consentono comunque un utilizzo sui campi da gara. La prima considerazione che può essere fatta riguarda la sensazione di robustezza e compattezza dell'apparecchio, tanto da poterne immaginare un uso alternativo come oggetto contundente (se ne sconsiglia l'uso in tal senso ). Particolari quali i morsetti per l'alimentazione a batterie da 12V e la flessibilità dei cavetti fanno capire la qualità della componentistica elettrica. Invero stona la pulsantiera, di fattura non all'altezza di tutto il resto. Il manuale a corredo, scritto in inglese, francese e tedesco, ci introduce all'utilizzo dell'Ultra Duo plus. Dopo aver letto le innumerevoli raccomandazioni, e dopo aver inserito le impostazioni iniziali, ci inoltriamo nei menù delle funzioni. Inizialmente muoversi tra le varie opzioni non è immediato, però una volta capito il meccanismo il tutto diventa più semplice e veloce. Il display pur non essendo eccessivamente ampio mostra tutte le informazioni di cui possiamo aver bisogno: - nome dell'operazione e tipo di batteria; - voltaggio del pacco; - amperaggio del pacco; - tempo dell'operazione; - tensione di carica/scarica. I menù sono suddivisi per tipologia di batteria ricaricabile: NiCd, NiMH, LiIo/ LIPO, Pb. La batteria va connessa dopo averne selezionato il tipo, successivamente alla connessione non è più possibile cambiarne tipologia. Una volta selezionato il tipo di batteria è possibile scorrere nei vari sottomenù. Senza essere prolissi, possiamo riassumere i sottomenù in: - carica automatica; - carica manuale; - ciclo di scarica; - verifica della capienza del pacco pile; - verifica capacità di accumulo; - bilanciamento pacco pile (per ottimizzare la capacità di accumulo); - ripristino pacco pile (per ridurre l'effetto memoria), più varie opzioni e cicli propri delle differenti tipologie di batterie. Solo per le batterie LiIo/LiPo non è presente un programma di carica automatico e bisognerà impostare manualmente la tensione voluta. Dopo il ciclo di carica è possibile portare il pacco al voltaggio desiderato, evitando così il rischio di bruciare preziosi (e costosi) servi digitali e ricevente. Messo alla prova il caricabatteria Graupner ha dimostrato di essere veloce ed sicuro, grazie al sensore Delta Peak in grado di interrompere la carica automaticamente. In tutte le prove effettuate la carica non è mai stata interrotta prematuramente, segno dell'ottima affidabilità del delta peak. Invero selezionando l'impostazione di ricarica automatica, il ciclo a mio avviso si è dimostrato eccessivamente lento, arrivando a superare l'ora di tempo per un pacco NiMh 6V 2800mA. Segno di qualità che contraddistingue questo apparato è quello di non surriscaldare eccessivamente i pacchi batteria, che risultano appena tiepidi e mai troppo caldi al tatto. Le uscite per la ricarica, come accennato in precedenza sono due e possono essere utilizzate contemporaneamente: - la principale permette di svolgere tutte le funzioni descritte; - la secondaria è limitata e può caricare solo pacchi fino a 8 celle di NiCd e NiMH. l'apparecchio rileva automaticamente le connessioni alle differenti uscite e l'utilizzo in contemporanea risulta facile ed immediato. Il dispositivo è dotato di numerosi sistemi di sicurezza, tra cui il controllo del voltaggio della sorgente di alimentazione, un temporizzatore massimo di ricarica, il ritardo tra un' operazione e l'altra ecc.. Considerata la qualità complessiva del prodotto mi ha lasciato alquanto perplesso l'assenza di un sistema di sicurezza per errata polarità (solitamente è presente un fusibile di sicurezza). In caso di collegamento inverso l'ultra duo plus si limiterà ad avvertirci con un semplice messaggio sul display (quindi i modellisti daltonici e distratti sono avvisati ). Il range di prezzo a cui è possibile acquistare questo prodotto, oscillante tra 120€ e 180€, lo sottrae alla categoria dei carichino economici. Qui di seguito le caratteristiche tecniche dell'ULTRA DUO PLUS 30: ¢ Voltaggio di utilizzo: 12 V car battery ¢ Car battery size min. 30 Ah ¢ Mains PSU 230 V/12 V= min. 15 A ¢ Uscita principale 1: 1 - 30 celle NiCd-/NiMH; 1 - 10 celle LiIo-/LiMn/LiPo; 2 - 24 V lead-acid ¢ Corrente di carica: 100 mA - 7 A (150 W max.) ¢ Assorbimento di scarica: 100 mA - 5 A (50 W max.) ¢ Uscita secondaria 2: 4 - 8 NiCd-/NiMH celle ¢ Corrente di carica 50 - 500 mA (in 50 mA steps) ¢ Dimensioni 153 x 135 x 40 mm ¢ Peso. 750 g Miao |
le generose alette di raffreddamento |
la confezione ed il manuale di istruzioni. |