Rilevatori di Temperatura
- 27 Gen 2004
Ecco quindi che la conoscenza della corretta temperatura di funzionamento e la sua verifica durante le sessioni in pista diventano fondamentali per effettuare interventi mirati sulla
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![]() Il costo, davvero elevato, si aggira sui 90 euro, ma la precisione ed immediatezza della rilevazione e le possibilità che offre lo rendono davvero un oggetto interessante. Infatti può essere comodamente riposto nella cassetta degli attrezzi, pronto all'uso in ogni momento e per rilevare ogni tipo di temperatura, da quella dei diversi punti del motore (testata, candela, scarico) a quella delle altre parti del modello (marmitta, gomme), permettendo di costruirsi una propria banca dati delle varie temperature e quindi migliorare le proprie conoscenze e di conseguenza prestazioni. |
Il rilevatore a termocoppia: come anticipato sopra, è stato ricavato economicamente dal cabinet di un vecchio pc fuori uso (lo stesso da cui abbiamo tolto anche l'alimentatore per il supporto modello che era provvisto di tale rilevatore per monitorare le prestazioni del processore e regolare le ventole di raffreddamento in base alla temperatura. Il rilevatore è stato smontato semplicemente sfilando le spinette di connessione interne ed il sensore a termocoppia e svitando il display LCD dal frontale del case. Una volta in mano tutto il gruppo ci si ritrova in pratica il parallelepipedo in plastica del display con all'interno la parte hardware anche del sensore, il tutto ben racchiuso nel contenitore. Dallo stesso partono due cavetti a doppio filo, uno porta alla sonda vera e propria di rilevamento della temperatura, l'altro invece è l'ingresso di alimentazione. Alimentazione che può avvenire funzionalmente con un range compreso tra 4,5 e 9 volts, perfetta per pacchi batterie rx da modellismo siano essi a 4 o 5 elementi, oppure 6 in caso di modelli elettrici. L'uso più immediato che ci è balzato all'occhio quindi è stato di un rilevatore on-board per automodelli, alimentato dalle batterie rx tramite innesto dell'ingresso di alimentazione su una prolunga (visibile nella foto in cui i cavi sono stati volutamente lasciati liberi) e posizionato, nel caso di modelli da pista come quello delle foto, sopra al servo dello sterzo (o in corrispondenza sui modelli dotati di servo sdraiato). La termocoppia, con una lunghezza del cavetto di circa 25 cm permette il posizionamento della sonda in qualunque punto statico del modello, quindi testata, marmitta, collettore, carter rimangono ovviamente fuori le gomme. I questo modo potete avere un valido ed economico aiutante direttamente sul modello che, ad ogni sosta ai box, ad esempio per il rifornimento, vi indicherà (leggendolo attraverso il parabrezza) sull'ampio e leggibile display la temperatura di funzionamento di quel particolare che vi interessa. Questo vi permetterà ad esempio di non dover nemmeno puntare e verificare come avviene col puntatore infrarossi, offrendo una immediatezza anche in gara ad esempio durante i rifornimenti per verificare certi parametri. L'unica accortezza sarà di evitare di sporcare di miscela il display, magari proteggendolo con un piccolo ritaglio di lexan da carrozzeria, e di rendere stagno il contenitore con un filo di pattex nei punti giusti. Eventualmente anche qualche pezzo di gommapiuma per assorbirre le vibrazioni vi permetterà molta più affidabilità . La sensibilità si è dimostrata molto buona, con scostamenti lievi rispetto a quelli del puntatore, preso come parametro ottimale, anche se la lettura ne risulta meno immediata, data la frequenza di "refresh" di circa 4 secondi, comunque sufficenti a permetterci di leggere, dato il tipo di utilizzo, una temperatura corretta e rilevata abbastanza istantaneamente. |
Un vantaggio rispetto al puntatore è quello di non avere problemi a leggere la temperatura di tutte le teste di raffreddamento, opache o lucide che siano, e la possibilità di rilevare affidabilmente anche punti poco accessibili come la parte bassa del carter, dove il puntatore fatica ad arrivare. Questo tipo di rilevatore risulta più economico e maggiormente utilizzato in vari ambiti rispetto al più costoso puntatore infrarossi, quindi, oltre che nei computer, potreste trovarlo in molte altre applicazioni, da cui poterlo eventualmente smontare e riutilizzare in campo modellistico, realizzando quindi in maniera molto economica un importante upgrade del vostro equipaggiamento automodellistico, anche se gli usi che se ne possono fare sono infiniti; sugli aeromodelli potrebbe essere montato stabilmente con il display "annegato" nella fusoliera, negli scafi potrebbe essere altrettanto utile (noi lo abbiamo testato anche sul Nitro Vee con risultati interessanti e soprattutto molto utili). Conclusioni: i due tipi di rilevatori risultano indubbiamente interessanti e soprattutto utili, permettono di capire e migliorare le proprie tecniche di carburazione e relativi risultati, di valutare interventi attuati sul modello, come un tipo di apertura della carrozzzeria rispetto ad un'altra sugli automodelli, oppure il risultato di un elica rispetto ad un'altra sugli scafi e sugli aerei permettendo una flessibilità in entrambi i casi che ci fa ritenere tali strumenti una parte indispensabile di un buon equipaggiamento modellistico. |
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Immediatezza di lettura Ergonomia e leggerezza Portatile e maneggevole Precisione Possibilità di rilevare in qualsiasi punto | Inaffidabile su superfici lucide Costo elevato Non memorizza |
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Accessibilità a punti nascosti Economico Rileva su qualsiasi superficie Possibilità di installazione fissa sul modello | Lettura non immediata Utilizzabilità esterna limitata Alimentazione esterna |