Trionfo Italiano alla 24 ore di Chàteauroux
- 13 Lug 2011
Sabato 9 e Domenica 10 Luglio si è corso a Chàteauroux la mitica gara di Endurance per categoria Classic 2WD. Ottimamente organizzato dal Club MASC (Mini Auto Sport Castelroussin), questo evento, si corre ogni due anni. Quest' anno dopo qualche edizione corsa con materiale libero, si è deciso di tornare al vecchio regolamento con Motori, Carrozzerie, Miscela e Gomme uniche ed uguali per tutti i concorrenti. Era dall'edizione del 2007 che bramavo per poter assistere a questa gara e quest' anno mi si è prospettata la possibilità di fare parte di un Team e quindi, non solo assistere ma addirittura partecipare. Simone Zanon del Team Mantua Model, infatti ha dovuto rinunciare e Massimo Poldi mi ha chiesto di sostituirlo. Ho accettato al volo anche se con un po' di timore nell'affiancarmi a compagni di avventura esperti come Nicola e Lucio Ometto, Marco De Vecchi, Valerio e Renzo Righi, Egidio Bellon e Massimo Poldi. Partenza Giovedì mattina da Mantova , ricongiungimento con gli Ometto a Cremona e poi via per un viaggio di circa 11 ore, trascorse tra risate, aneddoti modellistici, strategie di gara, fino a destinazione dove arriviamo giusto in tempo per montare le tende e goderci una cenetta francese nel ristorante del parco adiacente la pista. Venerdì mattina tantissimi abbracci e saluti tra tutti i partecipanti che alla spicciolata hanno raggiunto la pista, moltissimi di loro sono frequentatori storici di questa manifestazione, a partire da Marc Dell'Unto patron della DXF, il RE di Chàteauroux che si è aggiudicato le ultime 3 edizioni. I padroni di casa con Yoann CROCHET, Claude FANTIN, Eric LECOUR e tutti i loro compagni di club. Il Team del Lussemburgo, il Team ANTILLES dalla Martinique e Guadeloupe. Il Team KARUKERA sempre dalla Guadeloupe. Il Team Les uns connu, fortissimo, capitanato da Claude ASSOMPTION, la figlia Stephanie ottimo pilota, e affiancati da piloti di livello nazionale compreso l'attuale campione di Francia. Insomma per farla breve, 14 Team presenti, ognuno composto da 8 persone. La giornata di Venerdì è trascorsa tranquillamente, permettendo a tutti i piloti di prendere confidenza con il tracciato ed ai meccanici per gli ultimi controlli sui modelli. Sabato mattina la consegna dei Motori estratti a sorte, 2 Boss della Schepis completi di scarico per ogni Team, sigillati. Gomme UFRA e miscela MECCAFUEL al 16%. 4 carrozzerie PROTOFORM P-909 erano già state inviate settimane prima, ad ogni Team per permetterne la verniciatura. Praticamente solo il modello era libero e il regolamento impone che ce ne sia uno solo montato presente ai box. Tutti i ricambi devono essere staccati dal telaio di scorta che in caso di sostituzione viene punzonato solo presentando quello originale rotto e solo se privo di particolari già montati. l'Atmosfera inizia a scaldarsi, ogni Team finisce il rodaggio dei due motori, cerca la carburazione migliore, controlla l'assetto, le gomme, gli ultimi ritocchi alle scocche. Il Team Mantua, che nelle ultime due edizioni aveva portato i suoi OPS al termine della gara senza problemi, si affida all'esperienza di Massimo e Egidio per raggiungere un giusto compromesso tra efficienza e affidabilità del motore. Lucio si dedica alla preparazione della scocca illuminata per la notturna. Valerio e Nicola si alternano sul palco per rodare gomme e motori seguiti da Marco. Io e Renzo ci dedichiamo alle scocche e alla preparazione delle gomme. Alle 14.00 inizia la presentazione dei Team, l'adrenalina sale, la tensione e l'ansia ci fanno discutere sulle cose meno importanti, come il colore del cappellino da indossare o la posizione da tenere durante la fotografia. Alle 15.30 finito le presentazioni, le ultime informazioni dalla direzione gara, un ripasso delle regole di partenza stile Le Mans. Ultimi controlli ai box e a 10 minuti dal via i sorrisi scompaiono completamente su ogni viso. Massimo sale, farà lui il primo turno sul palco per il nostro team. Egidio e Lucio sotto. Marco e Renzo ai box per l'avviamento e Nicola correrà a prendere il modello al via. La musica attraverso gli altoparlanti è sempre più forte, ma nessuno se ne accorge, se non quando, improvvisamente, a 10 secondi dal via si ammutolisce lasciando lo spazio ad un silenzio altrettanto assordante. Motori spenti, tutti concentrati, parte il conto alla rovescia 3 2 1 VIA Nicola parte dai box, attraversa la pista, raccoglie l'Intrepid e ritorna velocemente ai box per avviarla. Partiamo terzi recuperando quindi subito una posizione, al terzo giro siamo già in testa, ma la tensione non cala, nessuno di noi si immagina che da allora più nessun Team ci supererà e che anche dopo 3232 giri, 1160 km e 24 ore chiuderemo in 1° posizione questa mitica competizione. Io sono ancora disorientato, nessuno vuole il cambio, tutti sono freschi e vogliono stare sopra o sotto il palco, ma la regola prevede solo 2 meccanici per team ed ovviamente un solo pilota. Mi do' da fare con la macchina fotografica e inizio ad aggiornare il mio profilo su Facebook per gli amici a casa. l'Intrepid vola, sul misto guadagna decine di metri ad ogni Team e può permettersi di fare il rettilineo in tutta scioltezza senza fare urlare il motore, stacca a metà tanto da sembrare a volte imbarazzante in confronto a certi altri modelli che tirano fino in fondo. Sotto il palco calma apparente, Marco è un computer vivente, detta i tempi, rassicura tutti, un pieno ogni 8 minuti, ne dovremo fare 180, tutti precisi senza errori. Lucio e Renzo abituati alle performance velocistiche dei loro figli, sono preoccupati, andiamo troppo piano Ma la strategia è stata scelta ed approvata da tutti e quindi continuiamo con il ritmo che ci siamo imposti. Alla prima ora abbiamo 3 giri di vantaggio sulla DXF e 4 sulla Motonica del Team Les uns connus. Cambio gomme posteriori a 1.30. Alla seconda si fa sotto a 3 giri il team del Lussemburgo seguito dalla DXF. Alla terza ora abbiamo 4 giri di vantaggio sul Team Les uns connus e sulla DXF che viaggiano sullo stesso giro. Primo cambio batterie e nuovo treno di gomme. Ci raggiungono, ma devono ancora rifornire e cambiare gomme e batterie. Cambiano ma non le batterie e ripartono velocissimi alle nostre spalle. Incredibile !!! Dopo 3 ore e 5 minuti siamo ancora tutti lì. Iniziano i nostri primi dubbi, se cambiamo le batterie ogni 3 ore, faremo 7 cambi. La DXF cambia ogni 4 ore e ne farà solo 5. Controlliamo il pacco appena tolto, lo mettiamo nuovamente sotto carica per controllare quanti ampere abbiamo utilizzato nelle prime 3 ore e valutare un cambio di strategia. Intanto passa il tempo, ancora nessun errore, anzi alla quarta ora il vantaggio è di 7 giri sul Team Les uns connus. Dopo 5 ore 9 giri. Ora sono io sotto al palco, al primo pieno sono tesissimo, la pistola funziona a meraviglia ma la luce inizia ad affievolirsi e l'oscurità avanza. Tutto bene, sotto l'occhio esperto di Marco mi sento già più sicuro. Due, tre, cinque pieni e poi non conto più, vado avanti senza sbagliare alla sesta ora, cambiamo l'intero treno di gomme e anche il pacco batterie, non ce la sentiamo di rischiare. In questa occasione cambiamo anche la scocca con quella da usare in notturna. Ormai è buio. Guardando l'Intrepid girare non riesco a capire quale dei nostri 4 piloti stia guidando, sono tutti e 4 regolari sembrano degli automi, stesse staccate, stesse curve, stesso ritmo, incredibile!! Bandiera Nera !!! alle 22.18 corsa sospesa! Non me l'aspettavo. La direzione gara allinea tutti i modelli fermi sul lato opposto della pista di fronte ai box per evitare qualsiasi manutenzione o intervento e ci spiegano che c' è un guasto all'illuminazione che cercheranno di riparare al più presto. Arriva infatti una pedana mobile con un elettricista che inizia a cercare il guasto sulle torri di illuminazione. Nicola, Lucio, Renzo e Egidio stanno riposando in tenda. Io scatto qualche fotografia, Massimo e Valerio stanno consolando Eric LECOUR affranto per quanto successo. Ma una gara così, con una organizzazione come questa, non si può fermare e infatti dopo circa 2 ore, il guasto è riparato e si riparte tutti a 21 minuti dopo la mezzanotte. Alla ripartenza sembrano tutti indemoniati, Valerio sul palco ha il suo bel da fare per evitare contatti indesiderati ma all'inizio del rettilineo viene sportellato. Prima uscita di pista, corro e faccio il recupero. Infatti mi sono dimenticato di raccontarvi che in questa gara non esistono i recuperi, sono i meccanici di ogni team che devono partire dai box e recuperare il proprio modello. Dopo 10 ore di gara abbiamo 7 giri sul Team Les uns connus, 14 giri sul Lussemburgo e 21 sulla DXF. Tutti ampiamente in corsa per il titolo. Lucio non è tranquillo vorrebbe aumentare il ritmo, ma Egidio lo rimbrotta scherzosamente e tra una battuta e l'altra in veneto, alle 5 di mattina mi mandano a letto. Massimo e Marco riposano ai box,non vogliono andare a dormire, sono troppo carichi e non possono lasciare niente al caso. Io crollo in tenda e quando mi sveglio sono le 7. Corro ai box e scopro che abbiamo guadagnato 40 giri di vantaggio. Fantastico! Vado a fare colazione e trovo Lucio e Nicola, mi faccio raccontare le ultime due ore di gara e chiedo se abbiamo avuto problemi: Nessuno !!! Neanche la cinghia abbiamo cambiato ? Mi guardano, toccano legno, mi tirano due moccoli in veneto e mi confermano che non ci siamo mai fermati. La DXF è rimasta invece senza batterie ed ha perso diversi giri. Dopo 17.30 di gara, la nostra regolarità è disarmante, doppiaggi su doppiaggi arriviamo a 77 giri di vantaggio. Dopo 19 ore di gara abbiamo 83 giri sul Team Les uns connus e ben 122 sul team DXF. Dopo 20 ore, 84 e 150. Dopo 21 ore 86 e 155, dopo 22 ore 87 e 163. A 23 ore il vantaggio si riduce. Gli avversari non hanno alcuna alternativa se non quella di tirare a morte, costi quel costi. Noi non possiamo fare altro che risparmiare su tutto, motore, meccanica, cinghia e pulegge, non abbiamo cambiato niente e non possiamo fermarci per controllare, corriamo al buio. Il Team Les uns connus si è fatto sotto a 81 giri e la DXF è dietro di 150 giri. A 28 minuti dal termine il nostro vantaggio sugli altri Team è incolmabile, abbiamo la certezza matematica di aver vinto. Il nostro pensiero corre subito su al cielo, da dove Fulvio ci ha guidati, per gioire insieme a Lui di questa Vittoria che proprio Lui nel 2007 aveva voluto con tanta forza e determinazione, quando al rientro dalla prima partecipazione a questo evento, iniziò la progettazione dell'Intrepid. I baci e gli abbracci durano pochissimo, Egidio ai box fa rientrare Nicola e inizia a smagrire il motore, vogliamo dimostrare a tutti quanto possa essere veloce l'Intrepid. 25 minuti indiavolati ad un ritmo forsennato, per trovare il limite estremo di questo modello e proprio all'ultimo giro stampiamo il nostro record su quella pista, ben due secondi sotto al tempo medio tenuto per tutta la gara. La grande soddisfazione di ricevere i complimenti da tutti gli avversari, la premiazione, i messaggi dall'Italia, la voce emozionata di Franco Poldi, il Patron della Mantua che ci ha fatto dono della sua esperienza dettata dalla partecipazioni a più di 20 gare di endurance di 24 ore. Emozioni che non scorderò facilmente. Ringrazio i miei compagni di Team: Franco e Massimo Poldi Fulvio Lodi Lucio e Nicola Ometto Marco De Vecchi Renzo e Valerio Righi Egidio Bellon |
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