La Mugen Super Athlete
- 18 Apr 2007
Eccoci! Finalmente dopo una ricerca durata quasi un anno sono rientrato in possesso di una Mugen Super Athlete. La condizione essenziale che mi sono posto da subito era quella di dedicare le minori risorse economiche possibili e posso dire che da questo punto di vista il risultato è stato pienamente raggiunto. Infatti grazie all' interessamento di Andrea Boss_cristallo il modello, anche se da revisionare, mi è stato fornito a costo zero.
Le operazioni di smontaggio del mezzo mi hanno impegnato lo spazio di una sera, come per magia i gesti da compiersi mi son tornati subito alla memoria, così come i piccoli trucchi per velocizzare il tutto...
Dopo una sommaria pulizia dei particolari inizio a dividere ciò che di buono può essere mantenuto e reinstallato da tutto quello che và considerato rottame. Diciamo che posso considerarmi fortunato; nel cestino finiscono solo gli steli degli ammortizzatori anteriori, una canna dei posteriori, un
omocinetico, un trascinatore ed il
telaio che sembra raddrizzato artigianalmente forse per adattarlo ad un uso rallystico! Fortunato?? Sì, tutto sommato lo sono stato. Infatti, sullo scaffale più alto del mio archivio modellistico, occhieggia pigramente sotto uno strato di polvere la scatola originale del modello che acquistai anni fa. All'interno parti che ora tornano giusto giusto utili telaio, plastiche, supporto differenziale centrale in metallo, piastrine convergenza ed antiaffondamento in ergal, fuselli tiranti insomma, una buona vagonata di ricambi e qualche optional personalizzato che rimonterò a restauro concluso. Peccato aver lasciato la
coppia supplementare di omocinetici e i dischi freno marley sul modello dato in vendita anni prima! Rimane solo da reperire le parti degli ammortizzatori e della trasmissione, conto ancora sull'aiuto di Andrea. Dimenticavo presente anche il manuale del modello, fogli di set-up, articoli delle ( vabbè, DELLA ) riviste del settore risalenti all'epoca del modello nonché la copia del listino completo delle parti dell'allora importatore OK Model. Signori, la Super Athlete costava la bellezza di 1.450.000 lirette Proseguendo il lavoro di ripristino passo ad aprire le casse dei differenziali; beh ., erano e sono uno spettacolo, fatti in tre pezzi, in alluminio, con coppie coniche in acciaio. Sono perfetti, solo il posteriore è stato lasciato lavorare quasi a secco, probabilmente in origine erano solo stati leggermente ingrassati gli ingranaggi, dato che non c' è la minima presenza di olio. Bene, si lavora facile, smontaggio completo, lavaggio con chanteclair, spruzzata di WD40 e riassemblaggio. Giochi nella norma, si carica il posteriore con olio 5000 e via, si richiude la cassa dopo aver spessorato il tutto per dare il giusto gioco alla coppia conica che lascio lavorare a secco. Particolarità del modello è avere la parte inferiore della cassa aperta con corona a vista ma, a differenza di modelli più recenti dove la ricerca del più basso baricentro porta a scavare il telaio per far spazio alla corona, su questo modello tutto resta all'interno del volume della cassa, quindi con un ritaglio di foglio adesivo chiudo il fondo della gruppo per evitare che possa entrar polvere. Completo il gruppo posteriore scegliendo, nel mucchio, un set di braccetti inferiori ancora imbustati. Passo al differenziale centrale, stesso lavoro manutentivo del precedente, controllo della corona e carico con olio 7000. Utilizzo poi i supporti in metallo al posto di quelli in plastica di scatola visto che le successive modifiche al modello richiederanno una certa resistenza meccanica della parte. I dischi freni in vetronite li tratto con carta vetrata per togliere lo sporco accumulato, stesso cosa per le placchette metalliche. Ora che ci penso, ai tempi avevo montato delle piccole mollette per favorire il rilascio del freno tocca sacrificare l'ennesima penna a sfera All'anteriore nulla di particolare, differenziale e coppia conica in buone condizioni generali, cassa in ordine, pulizia del tutto e riempimento con olio 3000, ma il differenziale lo metto nella cassetta dei ricambi, così com' è torna utile come ricambio sia per questo modello che per la mbX5, che a dir la verità mi stà osservando un po' contrariata La Super Athlete la attrezzo con un fantastico torsen Nuova Faor regolarmente d' epoca!! Particolarità di Mugen, per quel che ho potuto notare sull'esperienza fatta, è che i differenziali nei modelli Athlete, Super Athlete, mbX4 e varianti ed mbX5 e varianti seppur di materiali e sostanza differenti hanno tutti la stessa dimensione e soprattutto utilizzano corone con passo ed inclinazione dei denti identiche, quindi via libera all'interscambio delle parti! La mbX5 non trae nessun beneficio dall'uso di un torsen all'anteriore, quindi lo piazzo sulla Super! Completo il gruppo con la serie delle plastiche inferiori nuove, un controllo al castello ammortizzatori ed alla piastrina in ergal di supporto ai bracci superiori ed al salvaservo e passo a quest' ultimo. Essenziale, se mi è consentito il termine, senza cuscinetti (disponibile ai tempi come optional) nessuna regolazione della durezza della molla se non tramite spessori o sostituzione della molla, piastrino boomerang con due possibili attacchi per la variazione dell'ackermann, quest' ultima possibilità data di scatola solo sugli ultimi modelli prodotti. Tiranti fissi di collegamento ai fuselli che sostituisco subito con i miei vecchi destro/sinistro. Passiamo ora all'assemblaggio dei gruppi sul telaio: quest' ultimo presenta una piega della parte anteriore verso l'alto di un tot di gradi; se non ricordo male 6, ma non sono geometra Utilizzo alcuni spezzoni di tubo miscela per regolare i giochi sui cardani spinati della trasmissione centrale e posteriore mentre per gli omocinetici anteriori, che lavorano sui bicchierini del torsen userò dei cilindretti di neoprene. Passo al montaggio delle C anteriori e dei barilotti posteriori, poi i fuselli anteriori completando il tutto con i cuscinetti fortunatamente del tipo apribile opportunamente lavati ( yes, acqua corrente e sapone) ripassati con il solito WD40 e lubrificati con un filo di grasso volvente. Manca solo l'assemblaggio di cardani, trascinatori e il fissaggio dei braccetti superiori per chiudere i giochi con la trasmissione. Controllino alla scorrevolezza ottima!! Modello pari al nuovo, solo i segni sul telaio tradiscono l'età ! Ormai il più è fatto, si rimontano le paratie, completate dalle colonnine del supporto batterie, le colonnine con la piastra radio e la scatoletta ricevente. Ebbene sì, dobbiamo a Mugen l'introduzione dell'uso di questo particolare a perenne memoria della beffa al mondiale di Usingen 1992 quando Sanada, reduce dalla vittoria nel 1990 a Bangkok con la Sport, venne fermato da un fuori radio mentre, sotto la pioggia, era saldamente al comando con la Super Sport (fonte ARTU modellismoRC). Il serbatoio viene fissato su ulteriori due colonnine. Vi sarete accorti di come il modello sia particolare motore a destra, serbatoio alla sua sinistra con davanti pacco pile e piastra radio con i servi. Scatolina porta ricevente davanti al motore con tunnel ricavato per il passaggio del cardano centrale/anteriore! UNICA!! Beh, la serie Sport che precedeva la Athlete addirittura montava il motore contromano con la corona centrale vicinissima al differenziale posteriore Via, via di corsa supporto alettone, alettone (peccato, ho solo un Kyosho d' epoca) e si passa agli ammortizzatori. Differenti per lunghezza e diametro dei fori sui pistoni, sostituisco il kit degli o' ring, le membrane di recupero e inserisco due steli anteriori nuovi. Carico con olio 400, monto le molle originali anche se hai tempi utilizzavo molle azzurre Kyosho accorciate. Mancano solo i bumper anteriore e posteriore, quattro belle gommine e il modello è pronto per ricevere motore ed apparato radio. Nota dolente, il motore sul lato destro mi costringe a rimodificare la marmitta attrezzandola con la presa di pressione in posizione diametralmente opposta a quanto di norma previsto. Tale modifica la faccio su una vecchio scarico rinunciando a taroccare la mia spettacolosa inline SIRIO I blocchetti motore sono un' altra chicca. Permettevano la regolazione longitudinale del propulsore per ottimizzare l'accoppiamento corona / campana con grande facilità ; certo, oggi non è una novità , ai tempi era strepitoso Rispolvero la vecchia carrozzeria (usata anche quand' era nuova). Quella nuova, ancora da tagliare e verniciare la conservo per il futuro. Fatto, finito, il gioiello appare in tutto il suo splendore sì, la carrozzeria datata ha perso la sua brillantezza, l'alettone non è proprio il massimo, ma è ben poca cosa! Limitatevi per il momento ad ammirare questo modello così, fermo sul tavolo adesso resta solo l'ultima decisione da prendere installiamo l'impianto radio e la mandiamo per polvere o teniamo tutto sullo scaffale a perenne memoria? Il sondaggio è aperto! mastino Potete scaricare quì il manuale di montaggio, |