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SMP Slide V5 bella e svizzera come la Hunziker!

  • 13 Ott 2006

Per tutti gli amanti della bella meccanica che hanno sgranato gli occhi davanti alla EBX del mitico Clapton vi mostriamo alcune immagini che Cris ci ha inviato della sua fiammante SMP Slide V5, da considerare la cugina pistaiola della creatura genovese. Si tratta della più recente versione dell' automodello elvetico che tanto fa girare la testa da anni agli appassionati del genere pista. La realizzazione precisissima di sostanzialmente di tutti i particolari perlopiù in alluminio la rende da anni uno dei modelli più spettacolari...
Questa V5 gira da circa un anno sulle piste, in mano ad un manipolo di appassionati ed eredita la maggior parte delle soluzioni che già  contraddistinsero la Slide prima versione e la Chrome poi. Pur avendo perso negli anni il colore brunito che la rendeva unica anche tra i modelli dotati di alluminio per i bracci restò sempre molto affascinante.
Tra le chicche da segnalare il sistema frenante che funziona tramite una doppia camma azionata contemporaneamente ed agisce sul supporto puleggia posteriore che funge quindi da disco fisso. La riapertura tramite molle e tutti i beveraggi in alluminio rendono il sistema complessivamente sofisticato nella messa a punto iniziale ma particolarmente riuscito come efficacia.
Tutte le spalle sospensioni e le parti che supportano cuscinetti sono in alluminio, cosa che rende particolarmente precise e stabili le sedi garantendo una scorrevolezza eccellente al modello. l'uso di plastica caricata è demandato solamente alla realizzazione dei barilotti, anteriori e posteriori, per diminuire problemi di rotture causati da eccessiva rigidità  del complesso e ridurre al contempo le masse non sospese. Anche il supporto Glossary Link carrozzeria posteriore è in plastica, di derivazione Serpent.
La trasmissione sfrutta l'alluminio anche per le pulegge, che risultano quindi indistruttibili e permettono comunque buona affidabilità  delle cinghie, ovviamente a passo fine, se non si esagera con la tensione del tendicinghia su cuscinetti posto sul lato della piastra radio.
La piastra radio ha abbandonato il look a grafite colorata con cui si erano presentati alcuni modelli passati in favore di un ottimo Glossary Link carbonio a trama fine molte ben rifinito. Ora il serbatoio (by Serpent) è differente e permette di disporre il servocomando di sterzo sdraiato come da alcuni anni è di moda sulle concorrenti per rendere più basso il baricentro del modello, il servo del gas rimane in posizione tradizionale e trova al suo fianco il supporto per la ricevente. Una configurazione complessivamente molto tradizionalista.
Gli ammortizzatori rimasti immutati sono comunque sempre un riferimento per precisione. Il retrotreno rimasto sostanzialmente immutato unisce parti in metallo lucidato a specchio con alcune altre probabilmente ottenute per fusione e dall'aspetto più grezzo (bracci superiori posteriori) che stonano leggermente nel complesso ma risultano ugualmente molto precisi. A testimonianza della genesi di questa V5 rimangono alcuni bellissimi particolari in alluminio brunito.
l'avantreno è infine la parte che ha subito le maggiori modifiche. Abbandonata la spettacolare quanto sofisticata soluzione dei pivot balls verticali che tenevano a snodo i bracci sospensione, si è utilizzata una soluzione nettamente più standard, con perni orizzontali su cui lavorano i bracci che in questo modo godono anche della regolazione per l'angolo di caster tramite clips inserite davanti e/o dietro ai bracci superiori. Le geometrie ricalcano molto quanto fatto sulla concorrenza, in particolar modo su Mugen ed Evolva, e questo, se da un lato rende molto probabilmente il modello più performante, dall'altro fa storcere un po' il naso ai puristi appassionati del marchio, che già  amanti della ecletticità  delle soluzioni tipiche della splendida svizzera da pista, ritrovano in questa versione sapori orientali troppo razionali decisamente contrapposti al piacere ed alla soddisfazione che l'unicità  di un progetto di nicchia infonde. Questo racchiude anche il mio personale parere.
Chiudo confermando l'ottima affidabilità  del riproposto cambio SMP a due marce ed alla affidabilità  della frizione regolabile particolarmente simile alla Centax Serpent, con la quale condivide intercambiabilità  di parti a testimonianza di misure molto simili. Il prezzo elevato del modello e dei ricambi, anche se si suppone una certa robustezza del complesso visti materiali e lavorazioni, uniti alla poca diffusione oltre i confini elvetici rendono difficile reperire assetti, consigli e ricambistica in tempi utili a poter mantenere in continua efficienza un modello da pista per uso al top. D' altro canto l'oggettiva bellezza complessiva, unita ad alcune consolidate soluzioni uniche nel loro genere rendono la Slide V5 una splendida interpretazione del concetto di automodello da pista adorato da alcuni fortunati appassionati.

SMP Racing


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