Il mio Campionato Italiano
- 21 Lug 2003
Vi anticipo subito che i tre giorni trascorsi a CastelVenzago sono stati bellissimi e mi hanno insegnato tante cose, mi hanno dato soddisfazione e divertimento. Insomma, nuotando con gli squali ho imparato a fare lo squaletto. Arrivo in pista con il mio amico e prima di scaricare la macchina buttiamo subito un occhio a quelli che stanno guidando: l'impressione è che viaggino a velocità supersoniche, penso tra me e me: "sicuramente è solo un'impressione". Iniziamo a provare, monto le gomme dure, pensando: "con il caldo che fa, non c'è scelta: verdi davanti e gialle dietro". PRIMO ERRORE.
Il motore è già montato, sul forum avevano consigliato un accoppiamento 53-54 con il 14. Penso: "nelle nostre garette sui piazzali uso il 53-13, sicuramente andrà bene il 53-14". SECONDO ERRORE.
Da quando ho iniziato a correre ho sempre usato miscela (Mantua) al 10%, non vedo perchè dovrei cambiare per andare a fare l'Italiano. TERZO ERRORE.
Comincio a girare, la macchina è neutra, non si scompone ed è facile da guidare. Ma perchè gli altri mi passano a velocità supersonica? Non era un'impressione, viaggiano come missili!!!! Cronometro un po' di giri: 21 secondi al giro. Girano in 18,5 - 19. Mi passano in accelerazione, in curva, ovunque.
Arriva Massimo Poldi, gli dico che il motore sembra non andare su di giri in fondo al (quasi) rettilineo e mi consiglia con magica certezza di montare il 54-14. Per cambiare la corona devo smontare tutto, inizio a lavorare con calma sperando che il suggerimento sia giusto. Finchè lavoro ne approfitto per chiedergli che gomme usa: le rosse dietro e le blu davanti. Ma siamo impazziti? Io le considero gomme invernali!!!! A marzo ho smesso di usare le rosse perchè tenevano troppo, si scioglievano e le distruggevo!!!! Per poco le lasciavo a casa!!!
Provo 4 gialle, ma la macchina si scompone. Provo le gialle davanti e le blu dietro: la macchina torna neutra e tengono bene. Il motore arriva in fondo al (quasi) rettilineo al limite dei giri, urla come un pazzo ma non ci posso fare niente: urlano come pazzi anche quelli degli altri. Decido che il 54-14 va bene, siamo al limite, spero non si rompa. Cronometro i tempi: sono sceso solo di mezzo secondo, alcuni giri in 20, altri in 21 secondi. Come caspita si fa ad arrivare a 18?
Le gomme rosse mi rifiuto categoricamente di montarle! Tengo le gialle e le blu.
Alla sera sono avvilitissimo: i tempi sono alti e non so cos'altro fare, visto che l'assetto è buono. Con il mio amico decido di comprare una tanica da 5 litri al 20% e ce la dividiamo. Al sabato riesco a strappare un bel po' di giri in 20 basso e qualcuno in 19. Si comincia a scendere. Nelle 3 qualifiche guido bene e sono costante. Sono 22esimo. più che accettabile. Al sabato sera Dorio (pilota TOP) mi consiglia di montare il collettore di scarico a V invece che quello squadrato a U, per accorciare ancora di più la lunghezza. Lo ha provato nell'ultima qualifica e il motore è migliorato. Durante la notte sogno collettori a V e gomme rosse, dormo poco e mi sveglio presto. Arrivo in pista e cambio subito il collettore, ma non c'è tempo per provare, due giri per carburare e poi pista chiusa. L'ultimo turno di qualifica inizia alle 08:30 e sono in seconda batteria, visto che la temperatura è ancora bassa provo le gomme rosse al posteriore. QUARTO ERRORE. Dopo 3 minuti di qualifica cominciano a mollare e la macchina scivola da tutte le parti: rallento per non distruggere il modello, tanto il turno è sprecato. Le gomme sono distrutte, una si è anche scollata, il battistrada non c'è più. E così finisco 26esimo, partirò dai quarti di finale. Mi accontento. Lo scarico accorciato mi ha fatto limare ancora qualcosina, sono sui 19.50 - 20 secondi. Ragazzi che faticaccia!!!!
Nei quarti parto con il numero 4, in partenza mi centrano tutti e mi trovo decimo. Inizia la rimonta, giro senza sbagliare e risalgo la china. Da metà gara in poi lo speaker da le posizioni ad ogni giro, siamo tutti attaccatissimi e continuiamo a superarci: sono terzo, poi secondo, poi quinto, insomma! Non ci capisco più niente! Cerco di non sbagliare ma sono costretto a forzare al limite delle mie possibilità . Di più non posso andare, giro costantemente sui 19.5-20 e fino all'ultimo giro non si sa in che posizione sono. Alla fine arrivo terzo. Scendo dal palco distrutto, ho le mani che mi tremano e non capisco più niente. Ma sono felicissimo.
Per la semifinale sono già rassegnato, dato che parto con il numero 10 e ci sono piloti ancora più forti. Inoltre sono spossato e sono sicuro di non riuscire più a concentrarmi. In compenso sono molto tranquillo. La macchina non c'è il tempo di controllarla, ha preso un po' di botte ma pazienza, devo correre così. Parto molto bene e passo indenne alcuni incidenti, così mi ritrovo subito a metà classifica. In un paio di giri mi ritrovo secondo e continuo a guidare pulito senza sbagliare niente. Prendo un bel po' di vantaggio, rimango secondo con mezzo giro sul terzo. Ehi, un attimo!!!! Che brutto rumore fa il mio motore!!! E' lo scarico!!! Si sta rompendo il tubo al silicone. Continuo lo stesso, non posso permettermi di cambiarlo in corsa. Sono sempre secondo e viaggio alla grande. Chicane, via veloce in accelerazione, adesso devo frenare, sto per toccare il freno.... NOOOOOOOOOO la macchina gira tutta a destra e si schianta sul muretto. Fine dei sogni. Braccio anteriore completamente distrutto. Amen.
Così finisce la mia storia al Campionato Italiano: sono arrivato da pivellino e ne sono uscito come un pivellino, sfiorando una finale che non rientrava neanche nei miei sogni notturni.
Morale della favola: ogni tanto alle sardine spuntano le pinne da squalo, ma il più delle volte le sardine ritornano sempre..... SARDINE.