ByBianchi GTX521 primo contatto
- 04 Lug 2006
Il motore che abbiamo preso in esame per questo articolo è il ByBianchi GTX 521, propulsore 3,5cc prodotto dalla PiccoMicromotori per il conosciuto negozio piacentino che da anni collabora con la ditta di Arcore. Il titolare, Maurizio Bianchi, è appasionato di rally game tanto da produrre una propria linea, molto conosciuta, di optional per la categoria, nonché una serie di optional e modifiche su base Mantua Model che nella versione più completa danno vita ad un modello a se stante denominato S4...
Pertanto la chiusura del cerchio di produzione non poteva non riguardare anche una serie di motori dedicati, che vede in questo GTX521 un buon esempio di entry level per la categoria 1:8 avendo uno street price attorno ai 160 euro privo di accessori. Osservandolo a prima vista si nota la genesi di casa Picco, soprattutto dal bel carter nero sufficentemente alettato. La testata, larga ed alta, è anodizzata del caratteristico rosso ByBianchi e tenuta da 4 viti sopra ad un sottotesta separato. Il carburatore è in materiale plastico, con venturi intercambiabili in alluminio, di scatola è previsto l'8mm. Ultime note visiva esterne: il tappo color alluminio lucidato e l'interasse tra i fori delle alette di fissagio secondo l'ormai riconosciuto standard Nova-OPS-Picco. Una volta smontato notiamo la buona scorrevolezza, pur non eccellente, dell'ìalbero sui cuscinetti. Il diametro del particolare e di 13mm e si presenta piuttosto liscio, con un canale di adduzione di diametro ridotto che esce sulla parte dedicata alla mannaia, su cui è riportata una virgola ˜turbo' ben realizzata e particolari ben rifiniti pur senza essere dotati di lavorazioni particolari ad esempio sugli spigoli e le parti di attacco alla miscela durante la rotazione. La finestra di adduzione è piuttosto stretta ma priva di scalini significativi se non il minimo dettato dalla lavorazione a macchina, questo dovrebbe garantire una autonomia piuttosto elevata. La biella è ben profilata, lucida e dotata dell'ormai immancabile doppia bronzina. Contro la bronzina troviamo il tappo di chiusura, dotato di due piccole orecchie che migliorano l'afflusso della miscela ai canali laterali e posteriori-laterali del carter, migliorando il lavoro dei correttori di flusso ed abbassando la temperatura del cilindro in quella parte. Non è previsto lo sgolo di incasso del mantello pistone in lavoro, visto che è stata prevista una spiaggetta comlpeta che permette di estrarre il tappo posteriore per ispezione anche senza mettere il pistone al punto morto superiore, particolare positivo visto che il motore è dedicato soprattutto a chi non ha moltissima esperienza in fatto di propulsori. Il sottotesta, come detto separato, è adatto all'uso di candele ˜normali' e risulta avere una camera di scoppio di diametro ridotto, ed altezza nella media, il che ci fa presupporre un utilizzo prevalentemente destinato a miscele con percentuale di nitrometano classica del 16%. Il carter all'interno prevede 3 classici canali con principale leggermente più basso dei laterali e nessun deviatore interno, il conodtto di scarico è di dimensioni piuttosto ridotte sia in altezza che larghezza, inclianto verso il basso e discretamente coincidente con la luce di scarico. Giungiamo al cuore del motore, l'accoppiamento. Realizzato con tecnica materiali ABC è caratterizzato da 3 travasi principali, due correttori di flusso, e due bypass cilindro-pistone. I tre travasi hanno dimensioni generose e coincidono bene con i relativi canali interni del carter, il principale è più basso dei laterali ed ha un' ampiezza maggiore, inoltre è molto inclinato verso l'alto. Le luci laterali sono anch' esse inclinate verso l'alto, ma anche verso il travaso principale per meglio lavare in fase di carico e per diminuire i consumi. Tale funzione è ulteriormente enfatizzata dalla presenza dei due lunghi accessi della miscela posti fra i travasi laterali e la luce di scarico, alimentati da una porzione dei canali laterali e dalle fresature del tappo del monoblocco. La loro forma leggermente a pera crea un flusso in pressione sfruttando un lieve effetto venturi inclinato verso la parte di camera di scoppio opposta allo scarico. Infina i by-pass previsti sono decisamente ampi, e servono a garantire adeguata lubrificazione alla parte di biella posta sotto al pistone, oltre a diminuire la temperatura del cielo pistone creando un passaggio di miscela che appunto dalla parte inferiore del pistone si muove a riempire i canali laterali sfruttando l'effetto ìpompa del pistone in fase di discesa. La luce di scarico si presente a forma di trapezio rovesciato piuttosto larga ma bassa, con bordo superiore rettilineo. Posti sotto alla luce di scarico troviamo tre piccole segni circolari di fresa che dovrebbero garantire una lieve stagnazione di carica fresca di miscela atta a diminuire anch' essa la temperatura in quella zona, migliorando l'omogeneità sia di frizione del lavoro del pistone che di dilatazione del cilindro. Visto superiormente il cielo del pistone presenta una lieve concavità centrale, molto di moda tra i motoristi attuali, che dovrebbe ottimizare l'area squish. Sul mantello sono presenti i classici frangifiamma, in passato non utilizzati sugli accoppiamenti Picco, ed ovviamente i fori di by pass coincidenti con quelli del cilindro. A breve vi diremo anche come va il GTX 521, dato che lo abbiamo dato in mano ad un buon esordiente che sta partecipando a diverse competizioni, mettendolo alla frusta per darVi le Impressioni di Guida |
Links utili ¢ il sito ufficiale della ditta produttrice di questo motore ¢ Il sito di ByBianchi dove potete trovare tutti gli accessori e gli optional prodotti dalla vulcanica ditta piacentina |