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Orion WASP.12 - La prova in pista

  • 24 Feb 2007

Dopo avervi presentato le immagini che ne illustrano le caratteristiche innovative ed avervi proposto lo stato dell' interno dopo un primo test di 3 ore oggi grazie ad Alessandro Torti vi spieghiamo come va e come si comporta il WASP .12 di Orion...
Che dire di questo Orion, sicuramente un motore innovativo concettualmente, e che per la sua originalità  ha suscitato non poche perplessità  per alla sua partecipazione ai mondiali 2006, dove ha ottenuto anche grosse soddisfazioni.
Molti hanno additato alla furba conformazione della camicia, il notevole sviluppo di giri e potenza di questo gioiellino, che personalmente ritengo un capolavoro di furbizia e innovazione.
La solita minestra proposta sui .12 e' stata infatti rimestata a fondo ed in tutti i settori. Tralasciando i dettagli tecnici del motore già  illustrati in precedenza, mi limiterò a darvi le mie personalissime considerazioni su questo propulsore.
Montato sulla mia personale Kyosho RRR World Champion, l'ho munito della altrettanto curiosa e innovativa frizione UFO, sviluppata parallelamente e specificamente per le caratteristiche del WASP. A primo contatto con il motore stupisce la quasi totale assenza di conicità  dell'accoppiamento, sembra decisamente scompresso Difetto?... NO... prerogativa dell' ORION !
Procedo quindi pieno del serbatoio di miscela al 16, qualche giro sulla cassetta e i primi vagiti escono puntuali. Ingrasso un filo e lo lascio scaldare fino a 85/90 gradi.
Non mi preoccupo dei soliti rodaggi alla jap o simili. Non servono sull' Orion e questo ne fa un motore estremamente economico a livello di manutenzione in quanto l'assenza costruttiva di Glossary Link compressione, limita lo stress meccanico di Glossary Link biella e albero al contrario di quanto avviene nei normali propulsori.
Raggiunta la temperatura di 90 gradi ruote a terra e si gira al piccolo trotto.
La frizione risulta subito essere troppo lenta e il motore seppur caldo impasta molto e fatica a salire di regime. Subito una sosta ai box, mezzo giro di precarico in pialla molla e via.
Ora il punto di attacco e' decisamente migliorato e possiamo far trotterellare per un paio di pieni il motore sul grande circuito di Melzo.
Notiamo subito che la Glossary Link carburazione e' decisamente grassa nonostante abbiamo aperto solo di quasi mezzo giro rispetto alla taratura di scatola. Alla fine del terzo pieno, iniziamo a chiudere a dovere... L'Orion inizia a cantare come sa fare e a questo punto si rende necessaria una ulteriore stretta alla molla della frizione regolabile.
Ragazzi quanto e' cambiata la musica... la frizione specifica ora inizia ad esprimere al meglio il potenziale dell'Orion, merito anche della marmitta studiata apposta dell'amico Principe per questo propulsore, esco dalle curve con una progressione che non avevo mai percepito con alcun motore precedentemente provato. L'allungo poi non ha precedenti, sembra non finire mai, ed il lunghissimo rettilineo di Melzo sembra un raccordo tra due curve talmente lo percorriamo velocemente.
La parabolica di Melzo e' uno dei punti più tremendi per i nostri amati .12. Percorsa in pieno dai piloti expert, e' un severo Glossary Link banco di prova per la capacità  dei propulsori di non sedersi durante la percorrenza. Ebbene l'Orion non solo non si sedeva ma era in grado di continuare a salire senza dare il minimo segno di cedimento, ed in mani esperte ha toccato all'ingresso della parabolica velocità  di punta veramente impressionanti.
La carburazione merita un cenno particolare.
La caratteristica costruttiva del WASP infatti rende la carburazione ad orecchio molto intuitiva. L'Orion infatti a differenza di tutti i motori standard anche se sta girando magro non da segni di cedimento, semplicemente non va oltre un tot e ci comunica con un singolarissimo trillo meccanico la sua sete di miscela. In questo caso basta aprire di un terzo di giro ed ecco che il trillio scompare per dare spazio al canto degli altissimi regimi di rotazione.
Dopo il primo litro abbondante continuato facciamo una sosta ai box per controllare lo stato del motore, in virt๠del fatto che avevamo più volte regolato la carburazione tra magro e grasso alla ricerca del punto ideale, in alcuni frangenti infatti il termometro si era fermato anche a oltre 130 gradi.
Risultato? Nessun danno.. tutto assolutamente in ordine, Glossary Link pistone leggermente brunito verso la luce di scarico, nessun residuo carbonioso, sottotesta e candela perfetti. Merito anche del trattamento al Nikasil * Ma non diamo tregua al motore, richiudiamo e via in pista senza perdere tempo.
Volano i pieni e volano i giri fatti spremendo dal motore tutto quello che ha fin da subito. Incredibile ma vero, più passano i pieni più il motore migliora nei bassi restando a livelli di eccellenza pura in termini di velocità  massima.
E' talmente bello guidare con un motore di queste caratteristiche che si guida senza alcun timore... quante volte tendevamo l'orecchio dal palco per sentire se siamo magri sotto? magri sopra? con il timore di arrivare ai box con il motore mezzo cremato?
Tempi finiti.... per questi timori... magro sotto o sopra, l'Orion va per quello che ha a disposizione senza danni meccanici. Uno spasso guidare con questa consapevolezza.
Anche il secondo litro abbondante se ne e' andato, il pomeriggio volge alla fine, ultimi pieni in compagnia dei fidati amici di sempre e controllo anche per le batterie, che nonostante i 1600mah chiedono pietà ...e ci lasciano a piedi dopo 2,7 litri di miscela bruciati in un solo giorno 75cc per pieno.. significano 36 (trentasei) pieni ovvero 3 ore di funzionamento non stop. Risultato? lo vedete dalle foto che vi ho scattato alla fine della giornata pubblicate nell'articolo scorso. Ragazzi, la mia esperienza personale con questo motore e' stata entusiastica. Un prodotto nuovo, velocissimo e che strizza un occhio (anzi entrambi) al nostro portafogli.
Provatelo e ne sarete sicuramente gratificati.

Buon divertimento a tutti e... VIVA il modellismo


* Nikasil:Riporto superficiale eseguito di solito sulle canne dei cilindri in lega di alluminio, allo scopo di aumentarne la resistenza all'usura e quindi la durata nel tempo. Il riporto è costituito da un sottile strato di carburo di silicio ad alto grado di durezza.

Links utili
¢ Orion Wasp presentazione
¢ Wasp Primi test
¢ www.teamorion.com - sito ufficiale

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