LC Innotech XS2100 Collari
- 01 Dic 2004
Abbiamo per le mani un paio di motori emozionanti, si tratta degli LC Innotech XS2100 firmati Mauro Collari, vi presentiamo un analisi tecnica cui seguirà a breve una dettagliata prova in pista.
Eccoci ad analizzare nuovamente un motore griffato , si tratta del LC Innotech firmato nella elaborazione da Mauro Collari, preparatore dei motori pluricampioni del mondo nella classe regina 1:8 pista. Prima di partire con la prova è doverosa una premessa, il motore appartiene alla precedente generazione di motori firmati Collari, realizzati e distribuiti insieme alla Innotech, ma ll successivo divorzio di Collari dalla Innotech ha reso il marchio un simbolo quasi ombra di se stesso, privato del proprio fondamentale cavallo di battaglia e della preziosa collaborazione. Attualmente tutti i motori distribuiti dalla LC Innotech non sono più realizzati in collaborazione con la famiglia Collari, che ora collabora con Star Motor. Inoltre la serie attualmente commercializzata viene realizzata su base Rossi, mentre il motore in esame era su base Picco. Fatte le dovute precisazioni andiamo ad aprire la scatola di questo nuovo splendido gioiello, non senza aver in mente la nostra precedente esperienza con l'illustre preparatore (R&B C3 Collari). Il motore si presenta, a gli occhi dei più esperti, chiaramente con una base Picco, visibile dal carter, dal tappo in materiale differente e dalle 6 piccole viti che tengono la testa, oltre che per il discusso carburatore Picco col corpo in resina. Gli accessori di scarico non sono forniti, e il prezzo a cui era possibile trovarlo era decisamente elevato con poche possibilità di street price apprezzabili. Attualmente non è più in vendita. Appare subito chiara l'impronta di Mauro Collari dal colore oro della anodizzazione della testa, colore distintivo dei Collari Modified, sui cui è inoltre riportata la firma del preparatore. La testa è ovviamente separata dal sottotesta turbo e generosamente alettata, con forma a quadrifoglio e recante anche il modello del motore cioè XS21 2100. Esternamente notiamo la generosa alettatura del carter marcato LC in alluminio con trattamento di invecchiamento artificiale, il condotto di scarico inclinato verso il basso e un carburatore da 9mm, standard per i motori Picco e Innotech da pista di qualche tempo fa. Il carburatore è forse l'elemento che, a priori, ci convince meno, per esperienze personali di soddisfazione moderata e per le varie discussioni sugli stessi, in cui si trovavano modellisti estremamente contenti di tale carburatore, così come modellisti talmente insoddisfatti da averli sostituiti con carburatori Nova o OPS opportunamente adattati. Il corpo di questo carburatore è in resina nera con anima in metallo come da tradizione Picco, e presenta le classiche 3 viti di regolazione, con la caratteristica di avere la regolazione del passaggio dei medi dalla sola parte del soffietto, senza la possibilità di regolare il getto, ma solamente il controspillo. l'innesto del corpo carburatore nel monoblocco avviene facilmente e la tenuta ai trafilaggi d' aria è garantita da un solo o-ring presente nell'imbocco sul carter, una passata di pattex una volta installato non guasterà per sicurezza. Una volta aperto il motore per analizzarne gli organi interni notiamo immediatamente una grande cura nella realizzazione di ogni componente, qualità che esula dal preparatore ma indubbiamente apprezzata, e la scelta a prima vista di materiali di ottima qualità ci sembra consona alla firma . l'albero è un 13mm che riceve un trattamento specifico di indurimento del bottone di biella per migliorare scorrevolezza e resistenza all'usura. E' lucidato a specchio con grande cura e tutti i passaggi sono accarezzati da mani sapienti per rendere fluidi i passaggi della miscela proveniente dal carburatore. La mannaia è lucidata e rifinita nella virgola turbo presente nella parte centro-sinistra della mannaia stessa. Si nota con piacere anche in questo particolare la presenza delle iniziali MC . Sempre sulla mannaia si notano alleggerimenti dietro il supporto del bottone di manovella e delle fresate opposte sui due spigoli della mannaia. A ridosso del cuscinetto anteriore l'albero riporta un canale lungo la circonferenza che diminuisce le masse in rotazione e migliora la lubrificazione del complesso albero-cuscinetto e la tenuta dell' accoppiamento carter-albero in fase di aspirazione, sostituendo anche la funzione svolta dal classico foro nel carter di lubrificazione del cuscinetto piccolo che infatti qui non è presente. La biella è di buona corporatura e dotata di doppia bronzina, ispirando una certa fiducia, inoltre la lucidatura e la sezione affilata sembrano una buona garanzia riguardo le prestazioni. Il pistone ha un solo canale raschia-olio lungo il mantello, viene scaricato nella parte inferiore del mantello a ridosso del cuscinetto grande, ed ha il cielo con fresata emisferica ricavata al centro. Il tutto garantisce una area di squish più redditizia, che sommata all'alleggerimento del mantello per migliorare l'afflusso al canale principale migliorano il rendimento del propulsore. Sono presenti due fori che fungono da bypass in corrispondenza di una determinata posizione rispetto al cilindro. Il cilindro è un 5 travasi tipo ABC, con due bypass pistone-cilindro piuttosto avanzati verso lo scarico con due travasi sotto la luce di scarico. Questi ultimi, definiti spesso ECS (Exhaust Cooling System), servono per migliorare il raffreddamento del cilindro e del pistone in quella parte, grazie al lavoro di assorbimento del calore da parte di miscela fresca arrivata dalle fresate ricavate sulla sommità del tappo posteriore. Rimanendo sul cilindro notiamo che i travasi laterali più prossimi allo scarico hanno ricevuto delle fresate di indirizzamento della miscela, utili per la fase di lavaggio e come alternativa ai classici correttori di flusso . La finestra di scarico è piuttosto ampia e regolare nella forma, in cui l' ombrello superiore è appena accennato e la forma a trapezio rovesciato tralasciata per un più regolare rettangolo. Il travaso principale ricalca in larghezza gli altri 4, mentre l'altezza è superiore, anche se inizia e finisce più in basso ; tutti i travasi hanno inviti verso il basso piuttosto inclinati. All'interno del carter troviamo 5 canali perfettamente corrispondenti alle luci del cilindro, così come avviene per la eccellente raccordatura fra luce di scarico e condotto corrispondente, perfettamente lucidato e raccordato. Sempre internamente al carter troviamo una lavorazione ulteriore delle fresature preesistenti sopra il cuscinetto di banco, appuntite e reindirizzate. A vista il passaggio della miscela a tutti i 5 canali sembra ottimale e mai impedito completamente nelle fasi utili. Nell'imbocco del carburatore e nel breve tratto di condotto verso la finestra di aspirazione dell'albero non sono presenti spigoli vivi e la lucidatura è ottimale. Esternamente il carter denota ottimi livelli di qualità costruttiva senza sbavature di congiunzione fra i due gusci della conchiglia di stampo e una buona scelta di materiali e lavorazione nell'invecchiamento artificiale, anche se il look complessivo dà un po' troppo l'impressione di qualcosa di già visto , se non fosse per quella esclusiva firma Mauro Collari sull'aletta di fissaggio ai castelli motore. Certi del valore che il nome segnato sulla carta di identità di questo motore non deluderà certo le aspettative vi rimandiamo alla prova in pista che potrete leggere a breve. Scheda tecnica Motore : LC Innotech XS2100 Collari Modified Distributore : LC Innotech Tipologia : Pista competizione Carburatore : 9mm Accoppiamento : ABC 5 + 2 + 2 ECS Albero : 13mm Peso : 320gr Link vari LC Innotech Star Motor |